concesio

I frutti non sono «graditi» e sono lasciati a marcire

Lo spettacolo colorato si tinge anche di tristezza nella bassa valle, e non solo. I cachi, troppo piccoli e segnati dalle intemperie, restano sulle piante perché ai clienti non piacciono. Ma sono comunque gustosi
Quintali  di cachi senza clienti restano sugli alberi a Concesio (e non solo)
Quintali di cachi senza clienti restano sugli alberi a Concesio (e non solo)
Quintali  di cachi senza clienti restano sugli alberi a Concesio (e non solo)
Quintali di cachi senza clienti restano sugli alberi a Concesio (e non solo)

È un altro dei tanti segni distintivi di una società degli sprechi (immensi sprechi) e ormai slegata quasi del tutto da quel mondo agricolo che al contrario non sprecava nulla e dal quale arriviamo più o meno tutti. A Concesio, ma in realtà in moltissimi altri angoli della provincia, brillano intere coltivazioni di cachi che quest’anno non verranno raccolti. I frutti di questa stagione non piacciono al mercato perché troppo piccoli o segnati dalle intemperie. E così, per la gioia degli uccelli i frutti restano sulle piante in attesa di cadere e marcire. Lo segnala un piccolo agricoltore locale, che non è il solo a trovarsi in questa situazione. Il maltempo delle ultime settimane, alcune grandinate e poi gli sbalzi di temperatura non hanno aiutato le coltivazioni della bassa valle, e quest’anno i grossi frutti arancio sono meno attraenti del solito e non piacciono alla clientela di negozi e supermercati. I cachi sono comunque gustosi, lo assicurano pure alcuni passanti che vedendone così tanti sulle piante delle colline di Concesio si sono permessi di prenderne alcuni. «Quest’anno va così: non riusciamo proprio a venderli - spiega il contadino che lancia il caso -. Non siamo i soli a quanto ne so. È un peccato, perché non saranno bellissimi ma sono comunque buoni, ma la clientela ormai cerca altro».•. M.Ben.

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