Il patto era stato firmato prima delle elezioni di fine maggio da tutti i candidati delle liste centrodestra, ma è chiaro che la vittoria dei leghisti Josehf Facchini a Lumezzane e Agostino Damiolini a Concesio, oltre a cambiare la geografia politica della Valtrompia, dà ulteriore forza al documento. AL CENTRO DEL QUALE ci sono temi come la viabilità, l’autostrada, il depuratore, le energie rinnovabili e l’ospedale di Gardone. L’obiettivo è quello di muoversi in simultanea e di tenere aperto il dialogo con la Provincia, la Regione, il Governo e il Parlamento europeo. «Insieme a Facchini sono il promotore del Patto per la Valtrompia dei sindaci di centrodestra - aveva spiegato Gianleone Gnali, candidato a Villa Carcina e oggi tra i banchi della minoranza - per tenere alta l’attenzione su temi sentiti in Valle: autostrada, depuratore, ospedale di Gardone, ma anche energie rinnovabili visto che abbiamo a disposizione il fiume Mella e spazi in montagna». Chi ha firmato il Patto? Agostino Damiolini (Concesio), Josehf Facchini (Lumezzane), Simona Bertacchini (Caino), Massimo Imparato (Bovezzo), Pietro Angelo Gasparini (Gardone), Bruno Bettinsoli (Lodrino), Simona Torri (Sarezzo) e Massimiliano Gagliardi (Tavernole). Alcuni dei candidati, come appunto Facchini e Damiolini, sono riusciti a prendersi il municipio, mentre altri lavoreranno comunque facendo sentire la propria voce dai banchi della minoranza.