Il cimitero unico cambia Tombe di famiglia e loculi sono in dirittura d’arrivo

di F.Z.
Uno scorcio del cantiere aperto accanto al cimitero unico
Uno scorcio del cantiere aperto accanto al cimitero unico
Uno scorcio del cantiere aperto accanto al cimitero unico
Uno scorcio del cantiere aperto accanto al cimitero unico

Non sono poche le persone che, dopo aver prenotato lo spazio e versato anche un acconto, stanno per veder realizzato lo spazio desiderato nel cimitero unico lumezzanese di via Massimo d’Azeglio: la grande area di sepoltura al servizio delle frazioni di Sant’Apollonio e San Sebastiano. In questi giorni alla destra dell’ingresso del camposanto, dove prima c’era uno spazio verde dedicato alle inumazioni (che troveranno ora posto nel cimitero di Pieve) è stato aperto il cantiere che porterà in dote cinque tombe di famiglia e spazi per 98 urne e 18 loculi. Fanno parte dell’offerta che la precedente amministrazione comunale nel 2017 aveva avanzato programmando i lavori di ampliamento e rimozione delle barriere architettoniche presenti nella struttura. UN INTERVENTO di grande portata durato due anni e diviso in due tranche, ma con la prima (che prevedeva proprio i nuovi spazi) che era stata interrotta dando spazio alla seconda fase. Era successo perché nella posizione scelta in origine, ora transennata, sulla parte sinistra dell’ingresso, i rilievi dell’Arpa e dell’Ats di Brescia avevano scoperto terre e rocce di scavo oltre i limiti consentiti che teoricamente devono essere bonificate. Così è stata definita una posizione alternativa, che però non rispettava la distanza minima di 50 metri dalle abitazioni circostanti. Per mesi chi aveva prenotato gli spazi ha dovuto pazientare (qualcuno ha anche rinunciato all’operazione), fino all’ultima scelta, poi ratificata dal nuovo consiglio comunale: il cosiddetto reparto speciale da 420 metri quadrati. Una variante che ha fatto lievitare di oltre 50 mila euro il conto portandolo a più di 670 mila. LA SECONDA parte del primo lotto prevede le nuove tombe di famiglia e i loculi, gli impianti relativi, una rampa di accesso per le persone con disabilità e un giardino delle rimembranze abbellito da una fontana. Contemporaneamente si lavora anche alla seconda tranche, che prevede nuovi pavimenti, cancelli automatizzati, la sistemazione dell’impianto elettrico, la ristrutturazione della stanza del custode e nuovi bagni per i visitatori. I tempi? Nella seconda metà di dicembre gli acquirenti delle nuove tombe di famiglia e dei loculi dovrebbero entrare in possesso di quanto prenotato, mentre per febbraio saranno conclusi tutti i lavori. Poi, in primavera si interverrà sulla messa in sicurezza (meno costosa rispetto alla bonifica) dell’area contaminata, per la quale il Comune ha per ora stanziato 300 mila euro.

Suggerimenti