Il maestro dei cartoon «smonta» la caccia

di Paolo Baldi
Il maestro Bruno BozzettoCiò che resta di una cesena usata come richiamo vivoLa vignetta realizzata dal celebre autore per la Lac
Il maestro Bruno BozzettoCiò che resta di una cesena usata come richiamo vivoLa vignetta realizzata dal celebre autore per la Lac
Il maestro Bruno BozzettoCiò che resta di una cesena usata come richiamo vivoLa vignetta realizzata dal celebre autore per la Lac
Il maestro Bruno BozzettoCiò che resta di una cesena usata come richiamo vivoLa vignetta realizzata dal celebre autore per la Lac

Essenziale, bellissima e caustica. Una vignetta realizzata da un grande maestro al quale è stato chiesto di racchiudere un pensiero critico in un disegno non poteva che avere queste caratteristiche. Il maestro in questione è Bruno Bozzetto, straordinario autore di corti e lungometraggi animati (e non solo) che occupa certamente la parte più alta della classifica dei creativi italiani e mondiali, e la vignetta, efficacissima nella sua crudezza, nella sua triste ironia, l’ha realizzata e regalata alla Lega per l’abolizione della caccia - che si è rivolta a lui attraverso la sezione di Brescia - senza alcun timore di schierarsi in una parte precisa del campo. LA PUBBLICHIAMO a corredo di questo servizio e si commenta da sola, collocandosi idealmente - immaginiamo noi - nella grande corrente di divertente critica sociale interpretata da quel «Signor Rossi» (uno dei tanti personaggi inventati dal disegnatore e film maker) alle prese da cittadino modello ancora capace di sognare col malcostume nazionale. L’AUTORE di cartoon bellissimi e immortali come «West and soda», «Vip, mio fratello superuomo» e «Allegro non troppo», ma anche di lavori molto più recenti e di decine e decine di animazioni per il celebre format di divulgazione scientifica «Quark», l’invenzione di Piero Angela, oggi vive a Bergamo e, spiega, non ha alcun timore di sbilanciarsi su un tema così controverso come la caccia. «Io mi sbilancio senza timori - afferma deciso il maestro -, e lo faccio perché non capisco. La chiamano sport, passione. Ma passione per cosa? Per uccidere esseri inermi che già faticano a trovare il sostentamento necessario e che chiedono solo di vivere? Servono per insaporire i piatti? Perché forse i cacciatori non hanno abbastanza cibo a disposizione nei supermercati?». Il già candidato all’Oscar non è un esordiente nel campo della difesa degli altri esseri senzienti...«Se mi chiedono di fare qualcosa in questo settore lo faccio volentieri. Ho realizzato per esempio tante vignette sulla Pasqua e sulla strage degli agnelli che avviene in questa ricorrenza - aggiunge - e tornando agli uccelli e a chi toglie loro la vita, sono una delle cose più belle della natura. Una volta per me era una meraviglia alzarmi al mattino e ascoltarli cantare dalla finestra, oppure durante le passeggiate; adesso invece nelle campagne c’è un silenzio di tomba. Anche oggi (l’intervista è avvenuta nei giorni scorsi) sono uscito a fare una camminata con i cani, ma ho dovuto rientrare in fretta perché c’è sempre qualcuno che spara a pochi metri da te». UNA VIGNETTA sentita e un regalo altrettanto voluto, insomma, quello fatto alla Lac da un 81enne autore geniale e prolifico che molti conoscono fin dai tempi di Carosello e che non ha mai smesso di produrre bellezza. QUELLO di Bozzetto, spiega il diretto interessato, è però un pensiero critico a tutto campo: «Forse nell’ambito del rapporto con gli animali otterremo qualcosa sul lungo periodo. Con i miei disegni ho cercato più volte di ironizzare sullo specismo in generale - conclude l’autore -; per esempio su chi mette il cappotto al proprio cagnolino per poi magari passare come se niente fosse di fianco a un allevamento di mucche o di vitelli la cui destinazione è il macello». •

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