Essenziale, bellissima e caustica. Una vignetta realizzata da un grande maestro al quale è stato chiesto di racchiudere un pensiero critico in un disegno non poteva che avere queste caratteristiche. Il maestro in questione è Bruno Bozzetto, straordinario autore di corti e lungometraggi animati (e non solo) che occupa certamente la parte più alta della classifica dei creativi italiani e mondiali, e la vignetta, efficacissima nella sua crudezza, nella sua triste ironia, l’ha realizzata e regalata alla Lega per l’abolizione della caccia - che si è rivolta a lui attraverso la sezione di Brescia - senza alcun timore di schierarsi in una parte precisa del campo. LA PUBBLICHIAMO a corredo di questo servizio e si commenta da sola, collocandosi idealmente - immaginiamo noi - nella grande corrente di divertente critica sociale interpretata da quel «Signor Rossi» (uno dei tanti personaggi inventati dal disegnatore e film maker) alle prese da cittadino modello ancora capace di sognare col malcostume nazionale. L’AUTORE di cartoon bellissimi e immortali come «West and soda», «Vip, mio fratello superuomo» e «Allegro non troppo», ma anche di lavori molto più recenti e di decine e decine di animazioni per il celebre format di divulgazione scientifica «Quark», l’invenzione di Piero Angela, oggi vive a Bergamo e, spiega, non ha alcun timore di sbilanciarsi su un tema così controverso come la caccia. «Io mi sbilancio senza timori - afferma deciso il maestro -, e lo faccio perché non capisco. La chiamano sport, passione. Ma passione per cosa? Per uccidere esseri inermi che già faticano a trovare il sostentamento necessario e che chiedono solo di vivere? Servono per insaporire i piatti? Perché forse i cacciatori non hanno abbastanza cibo a disposizione nei supermercati?». Il già candidato all’Oscar non è un esordiente nel campo della difesa degli altri esseri senzienti...«Se mi chiedono di fare qualcosa in questo settore lo faccio volentieri. Ho realizzato per esempio tante vignette sulla Pasqua e sulla strage degli agnelli che avviene in questa ricorrenza - aggiunge - e tornando agli uccelli e a chi toglie loro la vita, sono una delle cose più belle della natura. Una volta per me era una meraviglia alzarmi al mattino e ascoltarli cantare dalla finestra, oppure durante le passeggiate; adesso invece nelle campagne c’è un silenzio di tomba. Anche oggi (l’intervista è avvenuta nei giorni scorsi) sono uscito a fare una camminata con i cani, ma ho dovuto rientrare in fretta perché c’è sempre qualcuno che spara a pochi metri da te». UNA VIGNETTA sentita e un regalo altrettanto voluto, insomma, quello fatto alla Lac da un 81enne autore geniale e prolifico che molti conoscono fin dai tempi di Carosello e che non ha mai smesso di produrre bellezza. QUELLO di Bozzetto, spiega il diretto interessato, è però un pensiero critico a tutto campo: «Forse nell’ambito del rapporto con gli animali otterremo qualcosa sul lungo periodo. Con i miei disegni ho cercato più volte di ironizzare sullo specismo in generale - conclude l’autore -; per esempio su chi mette il cappotto al proprio cagnolino per poi magari passare come se niente fosse di fianco a un allevamento di mucche o di vitelli la cui destinazione è il macello». •