«Il modello Capirola farà grande Bagnolo»

La ex preside dell’istituto superiore Capirola si candida a sindaco. Ermelina Ravelli: «Se si fa squadra il modello scuola funziona anche per un Comune»
La ex preside dell’istituto superiore Capirola si candida a sindaco. Ermelina Ravelli: «Se si fa squadra il modello scuola funziona anche per un Comune»
La ex preside dell’istituto superiore Capirola si candida a sindaco. Ermelina Ravelli: «Se si fa squadra il modello scuola funziona anche per un Comune»
La ex preside dell’istituto superiore Capirola si candida a sindaco. Ermelina Ravelli: «Se si fa squadra il modello scuola funziona anche per un Comune»

•• La «preside di ferro» tenta la scalata al municipio di Bagnolo. Ermelina Ravelli - dopo quarant’anni al servizio degli studenti dell’Istituto Capirola di Leno - si presenterà alle prossime elezioni amministrative come candidata sindaco sostenuta dalla lista civica Bagnolo Aperta. «Ho investito la mia vita professionale nella scuola - spiega -. Francamente non avrei mai pensato di entrare in politica. Me l’hanno chiesto più volte in passato, ma non ho mai accettato. Questa volta sono stata catapultata in questa avventura dagli ex studenti del Capirola, ora genitori. Dopo qualche tentennamento mi sono lasciata sfuggire un “mi sto orientando ad un sofferto sì, ma tenetevi in tasca un piano B“. Frase “fatale“, visti i risultati. Del resto, se me l’avesse chiesto un partito avrei rifiutato, ma come dire no ai miei ex studenti? Ritengo che se si ha del tempo a disposizione, professionalità e qualche competenza, mettersi al servizio della comunità sia giusto e doveroso». La scuola «è stata la mia gabbia - confessa Ermelina Ravelli -, ma non ho rimpianti e lo rifarei». Originaria di Pian d’Artogne, ha insegnato all’Istituto Olivelli di Breno prima di trasferirsi a Bagnolo nel 1978, quando ha preso servizio al Capirola. «Dopo qualche anno di insegnamento e 32 da preside - spiega -, posso dire di aver trasformato l’istituto in una scuola di livello nazionale, con oltre duemila studenti». Fare il sindaco «comporta responsabilità enormi - ammette la candidata -, ma penso di poter rappresentare una risorsa importante, forte di un progetto di rinnovamento basato sul bene comune e condiviso con i cittadini. Bagnolo merita di riscoprire tutta la sua bellezza, la forza dello stare insieme. É arrivato il momento di portare nuovo respiro e slancio, con idee e progetti che ho già in mente ma per i quali bisognerà lavorare insieme, perchè ritengo che il buon amministratore sia quello capace di costruire una squadra competente. Sono una quarantina i giovani che mi stanno seguendo in questa avventura, e che si stanno impegnando in diversi ambiti per concretizzare proposte e stendere il programma. Non voglio deluderli». Passione, competenza, concretezza e inclusione sono le parole chiave del programma di Ermelina Ravelli. «L’ascolto, l’attenzione al bisogno, la porta sempre aperta - sottolinea -. Sembrano parole abusate, ma non è così: il collante di tutto è la persona, che a Bagnolo deve trovare un ambiente sicuro, pulito, servizi che funzionano, sportelli di aiuto. É necessaria una gestione oculata e una visione a lungo termine. Ma partendo dalle piccole cose. Penso alla biblioteca, che ha orari troppo ristretti e costringe gli studenti a fermarsi a studiare a Brescia, o a trasferirsi a Leno o a Manerbio dove invece le sale sono aperte fino a tarda sera». Piccole cose e piedi per terra. «Le persone giuste al posto giusto - conclude Ermelina Ravelli -. Perchè il “modello scuola“ funziona anche in municipio, se si fa squadra».•.

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