Non ha mancato di sollevare polemiche tristi il nuovo impianto appena installato che a Villa Carcina registra il mancato rispetto del semaforo rosso distribuendo multe. È stato piazzato da pochi giorni e sarà attivato prestissimo lungo la sp 345, all’incrocio di Cailina in direzione Sarezzo. È il quarto lungo la ex statale dopo quelli collocati al Crocevia di Sarezzo, a Concesio e a Gardone Valtrompia, mentre tutti gli autovelox (tranne quello sulla sp 19 prima delle gallerie), sono stati disattivati in quanto non più a norma dopo il declassamento della strada provinciale. L’unico che può funzionare, ma in presenza degli agenti della polizia locale, è quello davanti alla pizzeria Pulcinella, sempre a Villa Carcina e sempre lungo la 345. «IL RILEVATORE è stato installato per garantire maggiore sicurezza su una delle strade più trafficate della provincia (con circa 40 mila veicoli al giorno)» commentano dal Comune. L’obiettivo ufficiale non è quello di fare cassa, ma i tesoretti incassati grazie alle sanzioni stradali fanno gola a tutti. Inutile negarlo. Così via Facebook si parla proprio di questo aspetto. C’è chi sostiene che la questione sicurezza sia semplicemente una scusa, e chi difende la scelta dell’amministrazione comunale visto che in quel tratto c’è un attraversamento pedonale poco protetto. «È sufficiente fermarsi con il semaforo rosso e le multe non si prendono - risponde alle provocazioni il capogruppo di maggioranza Stefano Colosio -. In quel punto c’è un incrocio pericoloso a ridosso di un attraversamento pedonale: è meglio prevenire». I toni si sono accesi nella piazza più partecipata del paese, nella quale educazione e rispetto sembrano inutili legacci del passato. Di certo, chi spera di farla franca come con i controlli di velocità sbaglia: mentre gli autovelox devono essere sempre segnalati e visibili, i rilevatori ai semafori possono anche essere nascosti e senza alcun cartello che li annuncia. •