Il tetto dell’asilo è costruito male e va rifatto

di Marco Benasseni
L’asilo di Concesio dove è stato segnalato il grave danno al tettoUn particolare del danno che ha interessato le tegole della copertura
L’asilo di Concesio dove è stato segnalato il grave danno al tettoUn particolare del danno che ha interessato le tegole della copertura
L’asilo di Concesio dove è stato segnalato il grave danno al tettoUn particolare del danno che ha interessato le tegole della copertura
L’asilo di Concesio dove è stato segnalato il grave danno al tettoUn particolare del danno che ha interessato le tegole della copertura

La scoperta risale a qualche mese quando durante la festa di chiusura dell’asilo nido Paolo VI di Concesio le maestre avevano segnalato dei problemi sul tetto. Inizialmente si era pensato che non potesse essere nulla di preoccupante visto che la scuola ha solo 12 anni di vita, invece il sopralluogo disposto nei giorni successivi ha lasciato l’amaro in bocca. «Il tetto è da rifare e per il ripristino serviranno circa 50 mila euro», hanno sentenziato, senza appello, i tecnici. «Abbiamo riscontrato numerose tegole esfoliate, ma la causa non si può attribuire agli genti atmosferici degli ultimi tempi – spiega il presidente dell’Azienda speciale di Concesio Silvano Tognolatti-. Il fenomeno di degrado può essere ricondotto alla presenza di carbonato di calcio all’interno dell’impasto argilloso. Le tegole sottoposte ad idratazione si sono prima gonfiate e poi esfoliate». E non tutto. «Dal sopralluogo si è potuto costatare che il manto di copertura in tegole in cotto poggia direttamente su uno strato di guaina bituminosa impermeabilizzante senza l’ausilio di un graticcio di listelli d’aggancio che permette la corretta areazione - continua Silvano Tognolatti -. Il fenomeno documentato si è manifestato in maniera talmente rapida e diffusa da ritenere improbabile una responsabilità demandata esclusivamente alla posa non si può quindi escludere completamente l’utilizzo di materiale scadente». INSOMMA: l’opera non è stata fatta a regola d’arte e probabilmente nemmeno il materiale utilizzato era di ottima qualità. L’azienda speciale di Concesio, che ha in carico la struttura gestita da una cooperativa, non può nemmeno rivalersi sull’impresa costruttrice perché pare essere nel frattempo fallita. Al momento sembrerebbe esserci un problema solo di copertura, quindi nessun pericolo o disagio per i 36 piccoli ospiti, ma non si può escludere la possibilità di infiltrazioni visto che una maestra racconta di aver trovato in qualche occasione delle gocce d’acqua sul pavimento. Nessun problema invece alla scuola materna adiacente che ha le tegole in cemento. «In questo caso sarebbe compromesso anche l’isolamento e il problema diventerebbe ancora più oneroso – precisa Tognolatti-. Il primo passo sarà quello di intervenire e sostituire i mille metri di copertura entro la fine dell’anno». I TECNICI hanno poi evidenziato la mancanza di un sistema di anticaduta dal tetto che sarà da realizzare poiché obbligatorio. C’è qualche responsabilità da parte dell’ufficio tecnico? «Non giudico l’operato della precedente amministrazione e dell’ex responsabile – risponde l’assessore Luca Guerrini - ma se i lavori fossero state controllati con più attenzione alcune negligenze sarebbero potute essere evitate. Avremmo investito volentieri questi 50 mila euro in altro modo, ma è una spesa necessaria». Tempistiche? In questa fase si stanno raccogliendo i preventivi, poi si dovrà scegliere il vincitore della gara. L’intervento dovrebbe essere abbastanza rapido. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti