Incastrato il vigile
con il «vizietto»
del furto

di Paolo Cittadini
La Procura ha chiesto l’arresto: nella casa della vicina l’agente era entrato con le chiavi di scortaL’agente della Polizia locale aveva preso servizio da pochi mesi
La Procura ha chiesto l’arresto: nella casa della vicina l’agente era entrato con le chiavi di scortaL’agente della Polizia locale aveva preso servizio da pochi mesi
La Procura ha chiesto l’arresto: nella casa della vicina l’agente era entrato con le chiavi di scortaL’agente della Polizia locale aveva preso servizio da pochi mesi
La Procura ha chiesto l’arresto: nella casa della vicina l’agente era entrato con le chiavi di scortaL’agente della Polizia locale aveva preso servizio da pochi mesi

Da guardia a ladro in poco tempo. Questo il percorso di un agente della Polizia Locale di Concesio arrestato nelle scorse ore con l'accusa di avere rubato nell'abitazione della vicina di casa e di avere fatto sparire i preziosi che i colleghi lasciavano negli armadietti del comando quando entravano in servizio. L'uomo, un 36enne di origine campana e giunto a Concesio dopo avere vinto un concorso pubblico, è ora ai domiciliari in provincia di Lodi che aveva lasciato dopo il trasferimento nel Bresciano. TUTTO è cominciato a marzo quando una donna si è rivolta alle forze dell'ordine per una serie di furti in casa. Sulla porta nessuna effrazione, come se qualcuno avesse usato la chiave per entrare. E in effetti succedeva proprio così. Chi si introduceva nell’abitazione era il vicino a cui la proprietaria di casa, titolare anche dell'appartamento della vittima dei furti, aveva consegnato per errore anche la chiave che apriva la porta dell'altro appartamento. Per incastrare, e smascherare il ladro, gli inquirenti avevano suggerito di posizionare una telecamere in casa così da riprendere il responsabile. E dai filmati (la telecamera è poi stata sgraffignata durante uno dei furti) è emerso che il topo d'appartamento non era altro che il vicino di casa, il nuovo agente della Locale. Nei raid il vigile avrebbe fatto sparire circa 3mila euro, qualche monile e, come detto, anche la telecamera che l'aveva immortalato all'opera. Il 36enne a giugno era quindi stato convocato in procura dove messo davanti alle prove non ha potuto che ammettere le proprie responsabilità. NON TUTTE però. L'uomo è infatti accusato anche di avere derubato i propri colleghi di lavoro. Al comando della Locale di Concesio nelle scorse settimane si sono registrati alcuni furti. Dagli armadietti sono spariti gli anelli, le collanine e i bracciali che gli agenti si toglievano prima di entrare in servizio. Agli inquirenti è bastato girare per i compra oro della zona (gli investigatori hanno visitato quelli tra Concesio, Gussago e Cellatica) per recuperare la refurtiva e scoprire che a portare i gioielli nei negozi sarebbe stato proprio l'agente della Locale di Concesio che utilizzava la propria carta di identità quando si faceva registrare per la vendita dei preziosi. Nelle scorse ore è così scattato l'arresto per il vigile (che ha negato di avere messo a segno i furti ai danni dei colleghi) ora ai domiciliari dove attenderà di essere convocato dal gip per essere interrogato. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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