«Indagati per le nostre attività di sostegno alla parrocchia»

di Marco Benasseni
Il vice sindaco Domenica Troncatti commenta l’inchiesta
Il vice sindaco Domenica Troncatti commenta l’inchiesta
Il vice sindaco Domenica Troncatti commenta l’inchiesta
Il vice sindaco Domenica Troncatti commenta l’inchiesta

Domenica Troncatti, vicesindaco di Concesio e candidata per raccogliere il testimone del primo cittadino Stefano Retali alle elezioni del 26 maggio, interviene sulla tempesta giudiziaria che ha colpito il Comune nelle ultime ore. «Ho ricevuto un avviso di garanzia riferito esclusivamente all’attività di volontariato della parrocchia a sostegno della raccolta differenziata dei rifiuti avviata insieme ad alcuni volontari - precisa - con me, sempre per questo atto di solidarietà, sono stati coinvolti il sindaco e la giunta. Per quanto invece accaduto al responsabile dell’ufficio tecnico, speriamo possa chiarire la sua posizione, confidiamo nell’operato della magistratura». La campagna elettorale continuerà come da programma? «Coesi più che mai confermiamo di voler proseguire - risponde - lunedì alle 20,45 nell’auditorium di Sant’Andrea ci sarà la presentazione ufficiale della lista». La candidata si è presentata ferma e risoluta, ha però avvisato avversari politici e concittadini, soprattutto quelli che nelle ultime ore hanno commentato la notizia sui social, di pesare le parole. «In un unico contesto sono state inserite due situazioni molto diverse - precisa l’avvocato Alessandro Gamberini - da un lato c’è l’indagine nei confronti del responsabile dell’area tecnica, ora agli arresti domiciliari. Quella per la quale sindaco e giunta hanno ricevuta l’avviso di garanzia è tutt’altra storia. Una vicenda banale. Si tratta dell’affidamento alla parrocchia di un terreno per depositare attrezzatura relativa all’attività di volontariato per aiutare anziani e disabili a smaltire correttamente i rifiuti. Tanto che Aprica, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti, aveva collocato in quell’area, in via Aldo Moro dietro gli spogliatoi del campo di calcio, due container proprio per tale uso, che provvedeva poi a smaltire. Si assume in modo stupefacente nell’ipotesi formulata dall’informazione di garanzia che si fosse creata così una discarica abusiva da parte del parroco. Gli amministratori vengono chiamati in causa perché glielo avrebbero consentito». A questa vicenda si affianca l’accusa di abuso d’ufficio per le delibere con le quali venivano elargiti dal Comune contributi alla parrocchia per il sostegno di questa attività di volontariato. «Sono amareggiato. Ringrazio i volontari che hanno lavorato per fare del bene - aggiunge il sindaco uscente Stefano Retali - dispiace che sia stata coinvolta anche la parrocchia». In merito a quanto accaduto nell’ufficio tecnico, sarebbe stato possibile verificare? «Abbiamo sempre avuto fiducia nei nostri uffici. Il responsabile dell’area tecnica lavora con noi da tanti anni. Non ho mai avuto motivo di dubitare». •

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