Internet, i bambini in rete hanno bisogno di un aiuto

di F.Z.

Il distacco dalla realtà vera con l’accesso in quella virtuale, perché soprattutto di questo (purtroppo) si tratta, si verifica in un’età sempre più verde. Già i bambini che siedono sui banchi delle elementari si approcciano alle nuove tecnologie e ai dispositivi connessi al web. Ma oltre a quello dell’alienazione, i giovanissimi corrono altri pericoli immergendosi nella rete. Anche perché a quell’età non sono di certo in grado di comprendere i contenuti potenzialmente a rischio di un mondo elettronico fatto di chat, messaggi, video e fotografie. L’assistenza e le istruzioni per l’uso dovrebbero arrivare direttamente dalle famiglie, che però a loro volta devono essere formate adeguatamente su di internet. Un servizio in questa direzione prova a offrirlo L’istituto scolastico comprensivo «Polo Est» di Lumezzane, che ha messo in campo un progetto per combattere il cyberbullismo programmando incontri per i genitori degli studenti iscritti al quinto anno e laboratori nelle classi. Il primo di questi appuntamenti, tutti gratuiti, si terrà stasera alle 19 nell’elementare «Seneci» di San Sebastiano, e poi mercoledì primo aprile alle 18,30 nella «Bachelet» di Sant’Apollonio. «Il progetto nasce dalla necessità di promuovere una riflessione sul tema della sicurezza on line per garantire un uso consapevole e responsabile, della rete; così da rendere internet un luogo più sicuro. La scuola e la famiglia - ricordano al Polo Est - hanno il dovere di condividere questi argomenti per conoscere il potenziale offerto dalle tecnologie e le conseguenze del loro uso improprio». A occuparsi dell’iniziativa sono Luisa Zani e Laura Bertoli, psicologhe e referenti dell’area Educazione e Prevenzione della cooperativa sociale Gaia. A marzo le due professioniste terranno anche laboratori di educazione al web in tutte le classi quinte delle elementari di Lumezzane. •

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