L’altare è finito in pezzi Sfortuna o vandalismo?

Corna di Caino  L’altare finito in pezzi sulla cima panoramica che sovrasta la valle
Corna di Caino L’altare finito in pezzi sulla cima panoramica che sovrasta la valle
Corna di Caino  L’altare finito in pezzi sulla cima panoramica che sovrasta la valle
Corna di Caino L’altare finito in pezzi sulla cima panoramica che sovrasta la valle

Vista la chiusura dei presepi i danneggiamenti di immagini e siti sacri «mancavano» da un po’ di giorni. Ci ha pensato qualcuno a rilanciarli durante una visita alla Corna di Caino, che sovrasta il paese omonimo e che ha fatto da sfondo alla distruzione, oppure alla rottura involontaria, del piccolo altare in marmo a pochi passi dalla statua della Madonna scavata in un tronco di legno. Non è infatti ancora chiaro se si sia trattato di un atto vandalico o di un incidente: non sarebbe la prima volta che i teppisti si scagliano contro statue e santelle. In questo caso, però, pare che il danno non sia stato volontario: sembrerebbe un incidente. «Non so se quel piccolo altare in marmo bianco sia stato distrutto volontariamente o qualcuno sedutosi sopra lo abbia rotto per sbaglio - spiega un frequentatore dell’area -. Prima di Natale non avevo notato nulla, ma non vengo tutti i giorni a passeggiare da queste parti». Per raggiungere la Corna di Caino si parte dal Colle di Sant’Eusebio: dal parcheggio si prende il sentiero 391, una strada cementata in buona pendenza. Gradualmente ci si alza di quota su un tragitto ben segnalato fino ad arrivare in vetta. Servono però oltre due ore di cammino e la Corna è mètà di veri appassionati di montagna, per questo si escluderebbe l’ipotesi dell’atto vandalico. Durante l’inverno, inoltre, non è particolarmente frequentata. «L’altare come anche la santella si trovano sul territorio di Caino, ma sono stati posizionati da alcuni cittadini di Serle diversi anni fa - racconta il sindaco Cesare Sambrici -. Il primo era già in uno stato precario, non escludiamo, quindi, che qualcuno sedendosi o appoggiandosi abbia fatto collassare la struttura. Non credo sia stato un atto volontario anche perché, se così fosse, ci sarebbero danni anche alla statua della Madonna, che è intatta». E adesso? Si parla di ripristinare il tutto in occasione della festa del 2 giugno, quando da Caino parte una processione per celebrare una messa alla Corna.•. M.Ben.

Suggerimenti