L’Itis sta per vincere la corsa contro il tempo

Ieri è stata fatto il punto della situazione sul piano di rilancio dell’Itis di Lumezzane
Ieri è stata fatto il punto della situazione sul piano di rilancio dell’Itis di Lumezzane
Ieri è stata fatto il punto della situazione sul piano di rilancio dell’Itis di Lumezzane
Ieri è stata fatto il punto della situazione sul piano di rilancio dell’Itis di Lumezzane

Meno di un mese fa era stata stretta un’alleanza tra imprenditori e istituzioni per rilanciare, sul complesso edilizio abbandonato da anni e sull’offerta formativa, l’istituto tecnico industriale «Primo Levi» di Lumezzane. E ieri in occasione di un vertice sull’evoluzione del progetto promosso nella sede di via Cavaliere del Lavoro Umberto Gnutti, si è già potuto toccare con mano l’avvio del cantiere. Si tratta di una corsa contro il tempo per allestire entro il 13 settembre una struttura rinnovata di alto livello tecnologico, partendo dalla consegna dei primi laboratori di disegno tecnico Cad e Cam e di automazione pneumatica ed elettronica. A questo si aggiunge un’altra novità positiva, viste le ottime probabilità - all’85% - di riuscire a riformare una classe prima dopo che negli ultimi anni, a causa della carenza di iscrizioni, si è sempre levata qualche nube. Nel frattempo è già stato imbastito un primo prospetto finanziario che prevede una somma iniziale di oltre 355 mila euro, di cui 192 mila già recuperati, in aggiunta alle risorse per un milione e mezzo stanziate dalla Provincia proprietaria dell’edificio. Durante l’anno scolastico 2022-23 si punta a integrare anche quelli di energia, fisica, chimica e l’officina meccanica. «Stiamo facendo sul serio e ci troviamo in una condizione di lavori in corsa», ha sottolineato il presidente della Fondazione Castelli, Giuliano Baglioni, realtà che contribuisce con 50 mila euro e aprendo un conto intestato alla Fondazione della Comunità Bresciana Onlus Iban IT02F0335901600100000009608 rivolto a quanti volessero partecipare al rilancio. «Il nostro primo obiettivo - ha aggiunto Baglioni - sono i giovani e le famiglie per far capire che possono iscrivere i loro figli a questa scuola di Lumezzane». E ai cantieri hanno deciso di contribuire anche diverse aziende tra illuminazione, riscaldamento, tinteggiatura, installazione di un centro di lavoro e attrezzature per i primi laboratori, un cablaggio completo tra fibra ottica, sicurezza e videosorveglianza e un server centrale dove caricare i dati del personale scolastico e degli studenti. Da tutte le associazioni di categoria, con la Comunità montana, il dirigente scolastico in pensione Mauro Zoli è emersa la necessità di un polo didattico di eccellenza che mantenga sul posto gli studenti valgobbini e attragga anche altri da fuori paese. «Si parlerà sempre di più di transizione ecologica con obiettivo sul 2050 - ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Andrea Capuzzi - in questo settore servono competenze tecniche e tecnologiche che qui all’Itis si possono sviluppare». •. F.Ziz.

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