La Greenway si dà una scossa Presto l’arrivo di 22 colonnine

di Marco Benasseni
Uno scorcio estivo della ciclopedonale che percorre la ValtrompiaLa posa delle nuove staccionate in castagno lungo la Greenway
Uno scorcio estivo della ciclopedonale che percorre la ValtrompiaLa posa delle nuove staccionate in castagno lungo la Greenway
Uno scorcio estivo della ciclopedonale che percorre la ValtrompiaLa posa delle nuove staccionate in castagno lungo la Greenway
Uno scorcio estivo della ciclopedonale che percorre la ValtrompiaLa posa delle nuove staccionate in castagno lungo la Greenway

Si annunciano e si stanno già concretizzando importanti novità lungo la ciclopedonale della Valtrompia. Innanzitutto il castagno prende il posto dell’abete, perché la staccionata che la separa dal Mella ha bisogno di costante manutenzione, e l’obiettivo è di trovare soluzioni economicamente vantaggiose e durevoli. «Il costo del castagno è di poco superiore a quello dell’abete, ma questo legno dura molto di più - spiega Nicola Amadini, project manager per la Comunità montana, a cui è stata affidata la gestione della Greenway -. Le barriere installate nel 2005 faticavano ad arrivare a 15 anni di vita perchè il primo materiale soffre gli sbalzi termici e per l’umanità del fiume. Quest’anno abbiamo già sostituito circa 400 metri di staccionata che costa 70 euro al metro lineare». Ogni anno per la manutenzione del corridoio ciclopedonale che collega Brescia con l’alta valle la Comunità montana e i Comuni mettono sul piatto 50 mila euro dedicati alle manutenzioni ordinarie. Ma la mobilità dolce cresce anche grazie ai contributi sovracomunali. Recentemente infatti proprio Amadini, che si occupa anche di trovare fondi, ha fatto centro con un bando regionale che permetterà di installare 22 colonnine di ricarica per le e-bike (e per altri dispositivi elettronici che possono essere utili quando si pedala) in tutti i Comuni della Valtrompia. «Il finanziamento di 200mila euro ottenuto dalla Comunità montana ci permette di attuare questo intervento che termineremo entro il prossimo giugno - precisa il funzionario -. Installeremo le colonnine lungo la pista o in posizioni strategiche, e agli utenti non costerà nulla ricaricare le e-bike, perchè il costo sarà sostenuto dai Comuni di competenza. Parliamo di pochi centesimi per la ricarica di ogni bici». I «distributori» arriveranno un po’ ovunque: a partire dalla bassa e dalla media valle fino a coprire località turistiche molto gettonate come la Vaghezza di Marmentino. Intanto, ieri la Gestione associata Greenway ha partecipato al convegno nazionale «Gestione delle ciclovie: promozione e manutenzione. Buone pratiche» che si è tenuto a Castelfranco Veneto promosso dalla Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta, un’organizzazione che promuove l’uso quotidiano delle due ruote e il cicloturismo. Tema principale dell’incontro appunto la gestione dei percorsi, dalla promozione alla manutenzione, anche attraverso la nascita di consorzi di gestione. «Le amministrazioni locali stanno cogliendo le opportunità offerte dal cicloturismo per l’economia e la fruizione dei propri territori - affermano nell’ufficio Turismo della Comunità Montana -. Oggi le ciclovie rappresentano una rete di percorsi protetti che possono favorire la mobilità sostenibile di tutti i giorni, per chi si reca al lavoro e a scuola». Il convegno è stata un’occasione di approfondimento che ha permesso di spaziare su altre esperienze in Italia e all’estero, e uno degli 8 esempi di buone pratiche è stato rappresentato proprio dalla gestione associata della Greenway. •.

Suggerimenti