Lo sviluppo sostenibile? La strada è stata aperta

Pezzaze  La giornata conclusiva di AttivAree ospitata dalla Rebecco Farm di Lavone
Pezzaze La giornata conclusiva di AttivAree ospitata dalla Rebecco Farm di Lavone
Pezzaze  La giornata conclusiva di AttivAree ospitata dalla Rebecco Farm di Lavone
Pezzaze La giornata conclusiva di AttivAree ospitata dalla Rebecco Farm di Lavone

Nella cornice della «Rebecco Farm» di Pezzaze, la giornata conclusiva del progetto AttivAree ha portato un messaggio chiaro: il motore del cambiamento per l’alta Valtrompia è stato acceso, ora sarà compito degli attori coinvolti farlo muovere. I partecipanti hanno potuto toccare con mano le azioni pensate per il rilancio del territorio attraverso il turismo rurale e le aziende agricole, mentre per gli attori, Matteo Turrini, il giovane che ha in gestione la Rebecco Farm in località Lavone, si è detto molto soddisfatto: «Siamo aperti nel fine settimana e abbiamo molte prenotazioni - spiega -. Proponiamo aperitivi con prodotti locali all’esterno della cascina ristrutturata, abbiamo diverse prenotazioni delle camere e gli sportivi che passano in bicicletta si fermano a mangiare incuriositi da questa novità». I clienti arrivano dalla valle e dalla città e, nonostante il periodo si è visto anche qualche straniero in sella alla bicicletta. È stato organizzato pure un grest in chiave fattoria didattica e nei giorni scorsi la cascina è stata aperta per un matrimonio. In tutto questo la Greenway si sta dimostrando un ottimo carburante. C’è stata anche una tavola rotonda sui progetti per le aree interne della Provincia, e alcuni rappresentanti di enti e realtà delle tre valli hanno parlato di buone pratiche e, appunto, previsioni. La Comunità montana della Valsabbia e la coop Cogess hanno ricordato le attività in corso nell’altro luogo restaurato e restituito alla comunità grazie al programma AttivAree: l’ex centrale idroelettrica di Barghe, mentre Comunità della Valtrompia e cooperativa di comunità Linfa hanno affrontato il tema del turismo sostenibile. Prima dell’aperitivo del Bistrot Curtense di Bovegno, è stato presentato il volume di Elena Jachia e Giorgio Osti «AttivAree. Un disegno di rinascita per le aree interne». «Questa esperienza mostra come un approccio innovativo e flessibile, attento alle peculiarità locali e alle reti territoriali pubblico-private, possa essere la chiave per innescare processi di sviluppo sostenibile dando nuova vita alle aree interne», ha ricordato Jachia, direttrice dell’area Ambiente della Fondazione Cariplo. •. M.Ben.

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