C’è chi dice che aumenterà il costo del caffè e chi addebiterà la commissione sullo scontrino del cliente. Se le nuove misure pensate dal Governo per rilanciare gli acquisti e contrastare l’evasione fiscale pare abbiano rapito i consumatori, non si può dire altrettanto per chi lavora dietro a un bancone. Sono molti gli esercenti della Valtrompia preoccupati per i costi che dovranno sostenere, e chi sperava di archiviare il 2020 e guardare al nuovo anno con ottimismo rischia di dover affrontare nuove questioni. «SE PENSATE di partecipare alla lotteria degli scontrini e al cashback - dichiara Alice Ussoli del chiosco nel parco Monsignor Bignani di Villa Carcina - è giusto che sappiate quello a cui andiamo incontro noi commercianti». Alice fa riferimento ai costi delle commissioni sulle transazioni e dei canoni per il pos. «C’è poi l’obbligo di adeguare il registratore di cassa entro fine anno - continua -. I costi? Da 100 a 350 euro». Una ulteriore spesa per Alice, reduce da un anno terribile e dal recente adeguamento obbligatorio per memorizzare e trasmettere direttamente al fisco i dati dei corrispettivi giornalieri. «Tutto questo in piena emergenza Covid - conclude -; ovvero nel momento in cui si lavora a stento e non si arriva a fine mese. Poi non lamentiamoci se il caffè arriverà a 1,50 euro o se dovremo aumentare i listini. In qualche modo dovremo pur rientrare». Il problema dei costi legati ai pagamenti digitali colpisce soprattutto chi lavora con margini bassi, come chi vende ricariche telefoniche o biglietti e abbonamenti per i trasporti. In questi casi si parla del 3%, e con le commissioni nel cassetto resta ben poco. «In molti mi chiedono di pagare l’abbonamento del bus col bancomat per renderlo detraibile - aggiunge un barista di Sarezzo -. Sto cercando una soluzione sostenibile, ma probabilmente dovrò caricare la commissione sul cliente». Insomma: a pesare sono il prezzo delle transazioni per i pagamenti elettronici e quello per adeguare o sostituire il vecchio registratore di cassa per poter aderire alla lotteria, che partirà ufficialmente a gennaio. Ma a un mese dal via ufficiale della novità, un possibile problema è rappresentato soprattutto dai registratori telematici non ancora aggiornati. Cosa succede se un esercente non aderisce? Se è obbligatorio che tutti gli esercenti adeguino il registratore di cassa alle direttive dell’Agenzia delle entrate dal primo gennaio, non è così per la lotteria degli scontrini, e neppure sono previste sanzioni se ci si rifiuta di acquisire un codice estrazione di un cliente. Però lo stesso cliente può segnalare l’esercente attraverso il portale dell’Agenzia delle entrate, e queste segnalazioni saranno utilizzate dall’Agenzia e dalla guardia di finanza nell’analisi del rischio evasione. Ci si può quindi aspettare una verifica fiscale. •