Migranti per forza Racconti teatrali sullo sfruttamento

Una istantanea dello spettacolo che andrà in scena stasera
Una istantanea dello spettacolo che andrà in scena stasera
Una istantanea dello spettacolo che andrà in scena stasera
Una istantanea dello spettacolo che andrà in scena stasera

La quinta edizione di «Sconfiniamo - Culture in movimento», il progetto nato per approfondire il tema delle migrazioni forzate e dei sistemi di accoglienza, si terrà sabato con un ricco programma di iniziative, ma questa sera alle 21 nel teatro San Fustino di Sarezzo ci sarà una anticipazione: è in cartellone lo spettacolo «Il Monsone - Una storia di caporalato» di e con Beppe Casales. Ispirato al libro «Sotto padrone» di Marco Omizzolo, è stato realizzato in coproduzione con Campo Teatrale di Milano e ha il patrocinio di Amnesty international Italia e dell’associazione Avviso pubblico. La trama? Un ragazzo indiano di nome Harjeet viene in Italia per lavorare. Diventa velocemente vittima del caporalato che gestisce il lavoro agricolo nell’Agro Pontino ed è l’ultimo anello di una catena di sfruttamento che parte dalla grande distribuzione dei supermercati e finisce nelle serre in cui si coltiva la verdura. Il solo tentativo di ribellarsi allo sfruttamento viene percepito come una sconsideratezza, una mancanza di riconoscenza dello sfruttato nei confronti sia del sistema economico che quasi lo schiavizza, sia verso lo Stato che quel sistema lo tollera. Insomma: lo sfruttato che si ribella è un arrogante che non sta al suo posto.•. M.Ben.

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