Nella nuova idea di Concesio ci sono verde e grandi recuperi

Concesio: Uno scorcio dell’area ex Faini abbandonata da oltre 10 anni. Una vera ferita urbanistica
Concesio: Uno scorcio dell’area ex Faini abbandonata da oltre 10 anni. Una vera ferita urbanistica
Concesio: Uno scorcio dell’area ex Faini abbandonata da oltre 10 anni. Una vera ferita urbanistica
Concesio: Uno scorcio dell’area ex Faini abbandonata da oltre 10 anni. Una vera ferita urbanistica

Semplificazione, tutela del territorio, nuovo verde e un rinnovato interesse per la rigenerazione urbana e il recupero delle aree edificate esistenti: sono i punti principali della variante al Pgt (Piano di governo del territorio) di Concesio che arriverà in consiglio comunale lunedì sera. «La prossima adozione di questa variante generale rappresenta una svolta radicale rispetto al passato, un nuovo modo di intendere lo sviluppo urbanistico - afferma il sindaco Agostino Damiolini -. Parliamo di uno strumento che restituirà ai cittadini 245mila metri quadrati di aree verdi, 218 mila dei quali provenienti dalla revisione del progetto del raccordo autostradale che ha eliminato il gigantesco svincolo in zona San Vigilio, e 27mila risultanti dall’eliminazione di alcuni ambiti di trasformazione e aree a servizio pubblico». Una inversione della tendenza degli ultimi anni, quella al consumo di suolo libero, che vuole invece dare massima importanza alla rigenerazione urbana dell’esistente, anche grazie alle norme approvate in consiglio comunale negli ultimi 2 anni che facilitano queste operazioni, coerentemente con quanto annunciato nel programma elettorale da Insieme per Concesio. Insomma: basta nuovi ambiti che andrebbero a occupare altre aree verdi, ma recupero degli spazi degradati e dismessi, degli edifici esistenti, cercando di migliorarne la qualità energetica e le caratteristiche antisismiche. «La variante poggia su due pilastri principali: il primo è il lavoro fatto sulla componente idraulica con lo studio commissionato dal Comune sulla revisione delle fasce alluvionali del Pgta (Piano gestione rischio alluvioni) - continua il sindaco -. I risultati dello studio, derivanti dall’innalzamento degli argini del Mella legati alla costruzione del nuovo depuratore di valle, ci permettono di definire meglio il rischio alluvioni e di poter avviare l’iter con la Regione per restituire a un’ampia fetta del paese, ora sottoposta a vincolo, una maggiore libertà». Il Pgt ha recepito anche la norma regionale che impedisce l’edificazione a una distanza inferiore ai 10 metri dal reticolo idrico minore. La variante rivede con una forte semplificazione anche le norme tecniche per facilitare le pratiche urbanistiche. Infine, è stato identificato un nuovo ambito di rigenerazione nell’area della ex scuola elementare di San Vigilio (trasferitasi nel Polo unico) con l’obiettivo di valorizzarla con parcheggi e servizi. Eventuali interessati possono farsi avanti e costruire una convenzione con il Comune per l’acquisto del lotto che dovrà per forza prevedere forti benefici per il quartiere. «La nostra visione urbanistica enfatizza la riduzione del consumo di suolo - conclude Damiolini -: una risorsa preziosa, scarsa e che deve essere gestita con attenzione».•.

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