Palestra delle autonomie, allenarsi alla vita

di Marco Benasseni
Il nuovo appartamento si trova proprio sopra il consultorio gestito da Civitas al Villaggio GnuttiLa benedizione e il taglio del nastro ufficialeLo spazio allestito è di proprietà del Comune
Il nuovo appartamento si trova proprio sopra il consultorio gestito da Civitas al Villaggio GnuttiLa benedizione e il taglio del nastro ufficialeLo spazio allestito è di proprietà del Comune
Il nuovo appartamento si trova proprio sopra il consultorio gestito da Civitas al Villaggio GnuttiLa benedizione e il taglio del nastro ufficialeLo spazio allestito è di proprietà del Comune
Il nuovo appartamento si trova proprio sopra il consultorio gestito da Civitas al Villaggio GnuttiLa benedizione e il taglio del nastro ufficialeLo spazio allestito è di proprietà del Comune

È un lavoro in continuo divenire quello che la cooperativa Cvl sta portando avanti ormai da anni a Lumezzane. Dopo aver inaugurato la casa a fianco della canonica della Pieve, che oggi ospita due diversamente abili che vivono autonomamente, nei giorni scorsi è andato in scena il taglio del nastro ufficiale di un nuovo appartamento, questa volta situato sopra il consultorio di Civitas al Villaggio Gnutti, a pochi metri dalla casa di riposo della fondazione Le Rondini. IL PROGETTO. Il locale di proprietà comunale è stato concesso in comodato gratuito per 20 anni alla cooperativa per dar seguito a un progetto inserito nell’ambito della legge sul «Dopo di noi», che garantisce un futuro autonomo alle persone disabili o con difficoltà cognitive anche dopo la scomparsa dei genitori. Il nuovo spazio, che ha richiesto un investimento di 50mila euro, sarà utilizzato per promuovere e favorire il benessere, l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità e quindi evitare il ricorso, spesso ancora necessario, all’assistenza sanitaria. «L’appartamento - ha precisato il direttore della coop Sandro Bicelli in occasione dell’inaugurazione - è un nuovo spazio che possiamo mettere a disposizione di disabili che, in base a criteri precisi, possono avere una vita autonoma». Insomma, gli anni passano per tutti, i genitori invecchiano e la gestione delle persone con fragilità diventa spesso difficoltosa o comunque più complessa per le famiglie. Chi ha le risorse fisiche, il desiderio e l’ambizione per provare a vivere in autonomia lo potrà quindi fare grazie a queste nuove strutture. Va spiegato che anche se il nome della legge è «Dopo di noi», i progetti possono essere costruiti attorno a disabili che intendono realizzarsi come persone, mettersi in gioco, anche se c’è ancora la famiglia come supporto. A differenza della casa alla Pieve, dove ormai da tempo due persone convivono autonomamente anche grazie all’aiuto di un’assistente e a un gruppo di volontari dedicati, l’appartamento del Villaggio Gnutti vivrà un momento di transizione. IN ATTESA di individuare chi potrà effettivamente usufruire di questo nuovo spazio, la Cvl ha pensato di metterlo a disposizione di chi ha la voglia (e le caratteristiche giuste) di provare a vivere da solo. Per questo è stato coniato il nome «Palestra delle autonomie», che ben rappresenta lo spirito dell’iniziativa. A turno gli utenti già iscritti ai servizi potranno quindi provare che cosa vuol dire vivere da soli, anche solo nei fine settimana o per qualche momento della giornata. Un’occasione preziosa. L’idea è proprio quella di permettere a chi lo desidera di «allenarsi» in questa esperienza di vita autonoma. Tutto sarà organizzato in collaborazione con la famiglia. Il progetto «Dopo di noi» promosso da Cvl, ricordiamolo, è offerto a tutta la Valtrompia, a chiunque abbia il desiderio e le caratteristiche per vivere in autonomia, con o senza il supporto di famigliari, amici, operatori o volontari. Per informazioni basta rivolgersi alla cooperativa. •

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