Pezzeda dimezzata, l’opposizione non ci sta

di Barbara Bertussi
Uno dei tracciati per le mountain bike della Pezzeda
Uno dei tracciati per le mountain bike della Pezzeda
Uno dei tracciati per le mountain bike della Pezzeda
Uno dei tracciati per le mountain bike della Pezzeda

C’è stato anche spazio, nel Consiglio comunale di mercoledì sera a Collio, per discutere della gestione dimezzata delle due funivie a servizio della Pezzeda. Durante la seduta convocata dal sindaco, Mirella Zanini, si è parlato anche di progetti e delle occasioni turistiche perdute per l’estate e per l’inverno. OLTRE AI consiglieri di maggioranza e minoranza, tutti presenti, in sala consiliare anche tanti cittadini a dimostrazione dell’interesse per il tema sollevato anche da Bresciaoggi nei giorni scorsi. Il Comune, già proprietario dal 2017 della seconda seggiovia, quella che porta fino al Dosso Falcone e rimasta inutilizzata finora, sta concludendo l’acquisto del primo tratto, quello per l’arroccamento al Roccolo di Crispe, dalla fallita Siv. Concluso l’acquisto l’ente locale aprirà un bando, prima della scadenza del contratto con l’attuale gestore, la srl Monte Pezzeda, in modo da garantire la continuità di apertura dell’Alpe. Avrà come clausola obbligatoria la garanzia dell’apertura invernale anche per lo sci alpino, e non solo per scialpinismo, ciaspole ed escursionismo, ma nella situazione attuale rispettare questa condizione sarebbe difficile, se non con costi molto elevati, per via dell’assenza di un impianto di innevamento. Netto l’attacco arrivato dalla minoranza attraverso Andrea Gerardini: «la responsabilità della mancata apertura dal 2017 della seconda seggiovia è solo a carico dell’amministrazione comunale, e non di un comitato che avrebbe bocciato la proposta di gestione invernale avanzata dell’attuale gestore. Inoltre non è mai stata presa in considerazione una soluzione alternativa di apertura che avrebbe evitato, se si fosse raggiunto un minimo accordo tra amministrazione e gestore, le perdite legate al mancato flusso turistico». «L’apertura anche solo estiva del secondo tratto - ha aggiunto l’esponente dell’opposizione - avrebbe potuto funzionare come trampolino di lancio per un futuro investitore: vedere una realtà viva e non funzionante a metà potrebbe invogliare qualcuno a pensare a importanti investimenti». Granitica la maggioranza, che non si è scollata dalla posizione già nota ribadendo la volontà di emettere un bando per la fine dell’anno che includa obbligatoriamente l’apertura invernale con lo sci alpino, e la possibilità per l’aggiudicatario di gestire come meglio crederà entrambi gli impianti. A MARGINE del dibattito, Ernesto Mozzoni, presidente del Team Bs Down hill, che fino a poco tempo fa collaborava con la Monte Pezzeda srl, ha ricordato che il Bike park della montagna è stato il terzo per importanza nel Nord Italia e che «nonostante l’apertura fosse solo estiva, la nostra passione e quella delle realtà locali ha sempre creato lavoro attraverso lo sport in una zona che ha grandi potenzialità sfruttando solo le strutture ricettive già esistenti». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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