Pioggia di multe, le moto cambiano strada

di Marco Benasseni
Il limite di velocità disegnato sull’asfalto delle coste di Sant’EusebioUn incidente mortale sulle coste a Caino
Il limite di velocità disegnato sull’asfalto delle coste di Sant’EusebioUn incidente mortale sulle coste a Caino
Il limite di velocità disegnato sull’asfalto delle coste di Sant’EusebioUn incidente mortale sulle coste a Caino
Il limite di velocità disegnato sull’asfalto delle coste di Sant’EusebioUn incidente mortale sulle coste a Caino

Il pattugliamento delle forze dell’ordine per fermare le scorribande dei motociclisti sulle coste di Sant’Eusebio sta funzionando. Negli ultimi fine settimane Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia locale di Brescia e dell’Unione dei Comuni della Valle del Garza si sono coordinati per controllare il tratto delle provinciale 237 più volte segnalato dai sindaci di Nave e Caino. LE DENUNCE sulla pericolosità dei comportamenti di molti motociclisti, che probabilmente ritengono quella strada una sorta di circuito da percorrere a folle velocità, erano state raccolte dal prefetto di Brescia Attilio Visconti, intervenuto a fine giugno per coordinare i controlli. Centinai le moto fermate fino ad oggi, decine le sanzioni comminate per varie violazioni al Codice della strada. In particolare rilevate velocità eccessive e sorpassi pericolosi, ma anche verificate mancanze nelle dotazioni delle moto e modifiche che hanno decretato la non conformità del mezzo a quanto riportato sul libretto di circolazione e quindi il sequestro. «I controlli proseguiranno tutta l’estate - spiega il sindaco di Caino Cesare Sambrici - ma i risultati sono stati evidenti fin da subito. Nell’ultimo fine settimane si è registrato solo un incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze. Le moto sono già diminuite drasticamente». Sambrici ha rivolto proprio ad inizio settimana una richiesta al prefetto di un inconrto per fare il punto della situazione. «Considerato i 4 agenti del nostro comando di polizia - precisa il sindaco - vorremmo chiedere di incentivare i controlli il sabato e la domenica poichè il venerdì sera i passaggi sono molto meno rispetto al weekend». L’obiettivo è ora quello di coinvolgere anche i Comuni limitrofi della Valle Sabbia (Vallio Terme, Odolo, Agnosine, Sabbio Chiese e Barghe) per incentivare i controlli e unire le forze (dell’ordine). Da segnalare, però, che dopo i recenti posti di blocco sulle Coste molti motociclisti si sono spostati a Polaveno. «Anche noi siamo parte attiva nel discorso del monitoraggio con la Prefettura. Le moto per arrivare o scendere da Caino passano in mezzo al nostro paese - aggiunge Tiziano Bertoli, sindaco di Nave - non siamo stati coinvolti fin da subito ma successivamente con il coordinamento della Polizia provinciale. I risultati si vedono. E il merito è del Comitato interforze presieduto dal prefetto. Con i nostri 4 agenti dell’Unione della Valle del Garza sarebbe stato impossibile coprire tutti i turni». Il sindaco di Caino annuncia la possibilità di avere presto delle telecamere per controllare le targhe, ma nel frattempo, in accordo con l’associazione «Condividere la strada della vita» presieduta da Roberto Merli, compariranno anche sulla strada di Caino le croci bianche per simboleggiare e ricordare tutti i motociclisti morti sulla strada negli ultimi 20 anni. Azioni che l’associazione di Brescia, particolarmente attività all’interno degli istituti scolastici, ha già portato in diversi paese per sensibilizzare la cittadinanza sulle stragi delle strade italiane e bresciane. Oltre ai controlli serrati, ci saranno anche iniziative volte a toccare la sensibilità dei residenti e dei motociclisti con la speranza che le croci a bordo strada facciano riflettere e rallentare la forza sull’acceleratore. Già nei prossimi mesi si potranno quindi vedere le prime cerimonie. •

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