Piove ma non basta: scatta il piano anti-siccità

di Fabio Zizzo
Il nuovo pozzo di scorta è in fase di realizzazione in via Sorgenti
Il nuovo pozzo di scorta è in fase di realizzazione in via Sorgenti
Il nuovo pozzo di scorta è in fase di realizzazione in via Sorgenti
Il nuovo pozzo di scorta è in fase di realizzazione in via Sorgenti

L’estate sembra ancora lontana (sembra...) e in questi giorni, fortunatamente, si è messo pure a piovere, ma la scarsità cronica di precipitazioni degli ultimi anni e la penuria di nevicate non sono assolutamente sufficienti (e molto difficilmente lo saranno da qui ai mesi caldi) ad alimentare le scorte idriche. Da anni Lumezzane, soprattutto le zone alte di Sant’Apollonio, soffre di carenza d’acqua. E se l’ultimo report che Asvt, gestore del ciclo idrico, ha consegnato pochi giorni fa al Comune non desta allarme, c’è comunque di che preoccuparsi. Nell’anno passato la disponibilità di acqua è stata di 129 litri al secondo rispetto ai 157 dei tempi migliori, non di molto superiore rispetto agli 85 del 2007, anno nero dal punto di vista idrico. Bene. Ma non benissimo. ECCO PERCHÉ in questi giorni è arrivata ad Asvt una missiva firmata dal sindaco Matteo Zani con la quale si chiede d’urgenza di realizzare e attivare il nuovo pozzo in costruzione in via Sorgenti. L’allarme è proiettato in particolare sull’estate, con la necessità di avere una fonte di approvvigionamento alternativa, altrimenti potrebbe esserci il serio rischio di chiudere i rubinetti o di razionare l’uso, non una novità in Valgobbia. LA MISSIVA del primo cittadino ha raggiunto Asvt ma anche l’ufficio Ambiente della Provincia, il distretto Ats della valle e l’ufficio d’ambito. A Lumezzane, come detto, non è la prima volta che si parla del problema e che si cercano soluzioni. Ai rubinetti della parte alta di Sant’Apollonio arriva l’acqua proveniente da una serie di sorgenti e pozzi che sono in difficoltà proprio a causa della siccità e delle scarse nevicate. Già nel 2003 venne affrontata la questione, mentre nel 2008 con Asvt erano stati effettuati due sondaggi esplorativi, uno su un terreno pubblico e l’altro su un appezzamento privato, alla ricerca di fonti sotterranee. Il secondo sopralluogo aveva dato esito positivo tre anni dopo, avviando tutte le procedure del caso. L’area privata da 420 metri quadrati in via Sorgenti era stata ceduta gratuitamente al Comune, aprendo la porta ai vari progetti preliminari approvati nel 2015 anche in consiglio comunale e ai cantieri tuttora in corso. A settembre dello scorso anno, come atto finale, l’amministrazione aveva chiesto alla Provincia, competente nel settore, la concessione per ricavare acqua a livello potabile da quel pozzo per i residenti e le attività commerciali, pescando a 180 metri di profondità, con una portata massima di 14,6 litri al secondo per attingere oltre 383mila metri cubi all’anno. Considerato che questa fonte potrebbe risolvere in modo definitivo il problema e in vista dell’estate, il Comune chiede con insistenza ad Asvt di terminare il pozzo per attingere acqua. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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