Progetto al traguardo: orti sociali nella terra confiscata alla mafia

di M.BEN.
L’area confiscata alla mafia delimitata dalla linea rossa
L’area confiscata alla mafia delimitata dalla linea rossa
L’area confiscata alla mafia delimitata dalla linea rossa
L’area confiscata alla mafia delimitata dalla linea rossa

In seguito alla confisca di un lotto di terra alla criminalità organizzata, il Comune di Concesio vanta nel patrimonio pubblico un nuovo spazio da mettere a disposizione di progetti sociali. «Dopo innumerevoli passaggi amministrativi, l’assegnazione al patrimonio comunale dell’area ubicata in via Pavoni è oggi realtà; e la soddisfazione è doppia visto che non ci è costata nulla» spiega l’assessore ai Lavori pubblici Luca Guerini. Con la seduta del consiglio comunale di fine settembre si è concluso l’iter amministrativo che ha consentito al Comune l’acquisizione al patrimonio dell’area di 720 metri quadrati ubicata in via Pavoni, confiscata nel 2006 alla criminalità organizzata e fino ad oggi di proprietà dell’Amministrazione finanziaria. Da maggio si sono intensificati i contatti tra l’amministrazione e l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati che ha messo a disposizione l’area a titolo gratuito. «A giugno abbiamo provveduto a manifestare il nostro interesse all’acquisizione e all’utilizzo per finalità di carattere sociale - prosegue Guerini - il 9 settembre è stato redatto il verbale di consegna dei beni e, grazie all’autorizzazione pervenuta nella seduta del 30 settembre, verrà stipulato a breve l’ultimo atto». COME VERRÀ sfruttata l’area? L’amministrazione guidata da Agostino Damiolini intende creare nell’area confiscata degli orti sociali regalando anche un nuovo aspetto all’ambiente urbano. «Una funzione sociale con progetti che saranno studiati in collaborazione con l’assessorato ai Servizi sociali e in condivisione con le commissioni extraconsiliari. Nei prossimi mesi - conclude Guerini - verranno predisposti tutti gli atti amministrativi che ci permetteranno di finalizzare il progetto nel più breve tempo possibile». Insomma: la destinazione d’uso non è ancora stata decisa nel dettaglio, ma è già ben chiaro a che assessorato affidarlo destinandolo a progetti sociali che potranno sostenere le fasce più deboli della popolazione. Oltre agli orti potrebbe esserci spazio anche per altro, in base alle esigenze della comunità.

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