«Qua la zampa» è da applausi
Una giornata a misura di cane

di Marco Benasseni
L’assessore Ivonne ValcamonicoLa benedizione dei cani
L’assessore Ivonne ValcamonicoLa benedizione dei cani
L’assessore Ivonne ValcamonicoLa benedizione dei cani
L’assessore Ivonne ValcamonicoLa benedizione dei cani

«La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali». Con questa citazione di Gandhi, l’assessore Ivonne Valcamonico ha aperto ieri la seconda edizione di «Qua la zampa», manifestazione organizzata dal Comune al parco 2 Aprile di Bovezzo.

Un pomeriggio a misura di... fido per trattare il rapporto uomo-animale dal punto di vista terapeutico. «Ricordo quando nel 2003 ho proposto di realizzare la prima area sgambamento a Bovezzo - ha ricordato l’ex amministratore Mario Folli, ora assessore in Comunità Montana -. Ai tempi trovai una resistenza fortissima, le priorità sembravano altre, ma riuscimmo comunque a dar seguito al progetto, e con il tempo sono state realizzate ben tre aree per i cani».

Il capogruppo Paolo Conti, nel ruolo di moderatore, ha ricordato la condanna degli imputati del caso Green Hill, ma anche alcuni recenti episodi di violenza sugli animali, per stigmatizzare una strada tutt’altro che in discesa. L’incontro è proseguito con l’intervento della veterinaria Vittoria Pavoni, abilitata per interventi assistiti con gli animali, che ha confermato l’effetto positivo della pet therapy su bambini, disabili e anziani. «Per ottenere risultati bisogna costruire un progetto e stabilire degli obiettivi, poi scegliere il cane o l’animale adatto al tipo di attività».

UN’ATTIVITÀ che non fa rima con improvvisazione, come ha sottolineato Elisa Piacentini del Centro disabili diurno di Nave: «Siamo reduci da un’esperienza decennale con utenti autistici o affetti da altra patologie, ed oltre ai cani, i nostri utenti si prendono cura anche di un coniglio».

La giornalista Cinzia Reboni ha introdotto l’intervento di Fabio Bonini, che vede attraverso gli occhi del suo cane-guida Hulk. «Nel 2007 ho iniziato a perdere la vista, e in poco tempo è arrivata la cecità», ha raccontato, prima di illustrare il «decalogo» da adottare quando ci si trova in presenza di un cane guida. Elementi fondamentali da non sottovalutare, «perchè ne va della nostra sicurezza».

Il convegno è terminato con il comandante della Polizia locale Alessandro Ronchi, che ha illustrato il regolamento comunale, fresco di modifiche. «Regole basate prima di tutto sul buon senso - ha sottolineato -, per favorire la convivenza tra animali e persone».

CONTI HA VOLUTO infine lanciare una proposta: proseguire ed estendere gli interventi assistiti con animali e portare nelle scuole il decalogo dei cani per non vedenti.

Il pomeriggio è proseguito con il concorso «Belli tutti», che ha visto la premiazione di Jason di Cristina per il cane più bello, Trip di Margherita per quello più simpatico e Titti di Nadia per l’obbedienza.

La benedizione di don Giuseppe a tutti gli animali presenti ha chiuso il pomeriggio di festa, al quale hanno partecipato anche numerose associazioni del territorio.

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