Rebecco Farm, cascina a chilometro zero

di Marco Benasseni
La cascina ristrutturata a Lavone grazie a Fondazione CariploLa cerimonia del taglio del nastro con le autorità ieri mattina
La cascina ristrutturata a Lavone grazie a Fondazione CariploLa cerimonia del taglio del nastro con le autorità ieri mattina
La cascina ristrutturata a Lavone grazie a Fondazione CariploLa cerimonia del taglio del nastro con le autorità ieri mattina
La cascina ristrutturata a Lavone grazie a Fondazione CariploLa cerimonia del taglio del nastro con le autorità ieri mattina

Da oggi Rebecco Farm è realtà, il progetto finanziato dal programma «Attivaree» di Fondazione Cariplo e dalla Comunità montana di Valle Trompia per recuperare e riattivare il complesso rurale di Rebecco, a Lavone di Pezzaze. Ad accogliere i visitatori nell’agriturismo sarà il 26enne Matteo Turrini che vive nella cascina: «Per ora siamo aperti nel weekend su prenotazione nel rispetto delle normative anti-Covid (rebeccofarmer gmail.com oppure 320 2129986). L’offerta mette sui tavoli dell’agriturismo i prodotti delle 5 aziende agricole e dei produttori locali che fanno parte della rete: marmellate, salumi, frutta, verdura, ortaggi e formaggi. ALL’INAUGURAZIONE hanno partecipato il presidente della Comunità montana Massimo Ottelli, l’assessore del Comuni di Pezzaze Quirino Bontacchio, il direttore dei lavori di restauro Barbara Scala. «Facendo vari sopralluoghi abbiamo visto questo borgo ancora ben conservato ormai abbandonato nella parte sud - hanno ricordato Fabrizio Veronesi, dirigente dell’area tecnica della Comunità Montana - la bellezza del luogo e la particolarità di poter disporre del terreno ci ha fatto pensare che non si poteva non valorizzare un posto del genere. Quindi, all’interno del bando Attivaree, abbiamo pensato di svilupparlo insieme ai privati e all’Università di Brescia Questo è un esempio di come si può lavorare sugli edifici rurali valorizzando il patrimonio da conservare». Fondazione Cariplo, però, non voleva finanziare solo il restauro, ma rilanciare anche il borgo rurale e così è nata la collaborazione con gli agricoltori del posto che hanno colto al volo l’occasione. Insomma: tutti felici di essere riusciti, nonostante le difficoltà del momento, a concludere il ripristino della Rebecco Farm che permetterà alle nuove generazioni delle aziende agricole coinvolte e dei produttori locali di portare avanti il mestiere di famiglia. Ora sarà compito dei farmer, tutti under 35, promuovere l’attività e vendere non solo i prodotti, ma soprattutto un’esperienza per i visitatori e turisti. Il progetto è stato possibile, come dicevamo, grazie al denaro messo sul tavolo dalla Fondazione Cariplo che non poteva mancare alla giornata inaugurale. «Questo è un posto magico che andava sviluppato - ha ammesso Pierangelo Guizzi per conto della Fondazione - a lavori ultimati mi sono commosso per questo piccolo angolo di paradiso che i tecnici hanno saputo portare alle origini. Una grande opportunità per i giovani che possono restare sul territorio a lavorare. I soldi sono stati spesi bene e garantiranno un futuro alle nuove generazioni. Con questo progetto riusciamo a trattenere i giovani nei territori che li ha visti nascere». La parte del Bed & breakfast sarà aperta presumibilmente la prossima primavera e metterà a disposizione otto posti letto. L’intera ristrutturazione, come ha spiegato l’architetto Scala dell’Università di Brescia, «ha saputo ascoltare i muri che parlano da soli» e ha restituito un edificio perfettamente integrato con il resto del paesaggio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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