Rebecco Farm, l’agricoltura diventa una scuola d’ambiente

di Marco Benasseni
Un laboratorio  all’aperto della Rebecco Farm di PezzazeAlla scoperta dell’ambiente naturale e dell’agricoltura in alta Valtrompia
Un laboratorio all’aperto della Rebecco Farm di PezzazeAlla scoperta dell’ambiente naturale e dell’agricoltura in alta Valtrompia
Un laboratorio  all’aperto della Rebecco Farm di PezzazeAlla scoperta dell’ambiente naturale e dell’agricoltura in alta Valtrompia
Un laboratorio all’aperto della Rebecco Farm di PezzazeAlla scoperta dell’ambiente naturale e dell’agricoltura in alta Valtrompia

È un ritorno alla vita che ci circonda, e forse per molti un primo contatto con l’ambiente naturale, quello proposto dal progetto «Didattica in natura» organizzato nella Rebecco Farm di Pezzaze e pensato per i bambini e non solo. «Abbiamo avuto l’idea per metterci al servizio della comunità, per offrire ai bambini un’aula senza pareti fisiche, all’aria aperta, dove potersi finalmente sperimentare - spiega la referente Elisa Turelli -. Nell’aula in natura si possono vedere e toccare con mano tanti alberi, da frutto e non, specie differenti di erbe aromatiche e officinali e si può osservare la ciclicità delle stagioni». La proposta è quella di eventi a cielo aperto nell’orto, nel frutteto, nei prati, usufruendo anche dei laboratori che la rete dei Rebecco farmer, una realtà agricola nata dal progetto Valli resilienti, ha messo a disposizione. Si tratta di un gruppo di agricoltori e produttori lattiero-caseari valligiani che hanno iniziato un percorso aggregativo. La novità che lanciano quest’anno è il laboratorio sensoriale all’aperto: inclusivo, adatto agli adulti come ai piccoli che possono sperimentare con tatto, olfatto, vista ed emozioni quello che semplici elementi della natura, come i sassi, il legno o le piante aromatiche, sanno donare, per poi tradurli in disegni e colori. «Con questi laboratori i bambini possono rapportarsi direttamente con la terra - continua Turelli - e trascorrere una giornata immersi nella natura insieme ai contadini che la lavorano. Vorremmo coinvolgere le scuole non solo della valle ma di tutto il Bresciano, ma stiamo anche lavorando per iniziative dedicate a ragazzi più grandi: per ora le proposte sono indicate per gli asili e le elementari». Per partecipare ai laboratori è sufficiente comporre il numero 349 0567349 e capire con la referente il percorso più adatto al gruppo di studenti. Altre esperienze oltre al laboratorio sensoriale? Attraverso un cambio di prospettiva i bambini si potranno immedesimare in un piccolo insetto (una formica, un coleottero, un grillo) e osservare l’ambiente da un punto di vista differente. Le classi possono anche allestire cassette di legno che verranno riempite di terra diventando un piccolo un orto da seminare e riportare a scuola. «La cura dell’orto offre spunti di riflessione sulla conservazione dei semi, sulla biodiversità, sulla lotta integrata - racconta Turelli - e si riallaccia alla produzione del cibo, a ciò che si mangia e quindi all’importanza dell’agricoltura e dell’agricoltore nella salvaguardia di un territorio». I partecipanti potranno anche scoprire le merende salutari, partendo dall’esperienza di farsi un piccolo panino, o dei biscotti, utilizzando ingredienti naturali. In questo laboratorio si parlerà di etichette, filiera e prodotti a chilometri zero. Tra i farmer ci sono Matteo e Mario Turrini, dell’omonima azienda agricola a conduzione familiare, Elisa Guerrini, dell’azienda agricola Il Mulino di Bovegno che alleva capre da latte, e Chiara Pagliari di Chichimela, l’azienda agrituristica di Bovegno specializzata nella coltivazione del mirtillo gigante, del lampone, delle erbe officinali, e che è anche un bike point con la possibilità di ricarica delle e-bike.•.

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