Rebecco, la casa agricola merita un master

di Marco Benasseni
Il cantiere aperto attorno all’antico borgo di Rebecco, a Lavone di PezzazeUn altro scorcio del sito valtrumplino
Il cantiere aperto attorno all’antico borgo di Rebecco, a Lavone di PezzazeUn altro scorcio del sito valtrumplino
Il cantiere aperto attorno all’antico borgo di Rebecco, a Lavone di PezzazeUn altro scorcio del sito valtrumplino
Il cantiere aperto attorno all’antico borgo di Rebecco, a Lavone di PezzazeUn altro scorcio del sito valtrumplino

Cosa c’entra un antico borgo rurale della Valtrompia con una scuola privata di design di fama internazionale? Il legame è spiegato dalla volontà di rilanciare il primo nel ruolo di spazio per la custodia delle tradizione rurale e di promozione dell’agricoltura. Un progetto che ha bisogno di idee, e a queste hanno pensato gli studenti di mezzo mondo della «Domus Academy» di Milano, i cui elaborati (gli autori frequentano il master in Urban vision and architectural design) saranno esposti da mercoledì. AL CENTRO dell’attenzione c’è l’insediamento di Rebecco, a Lavone di Pezzaze. Nel passato questo micro paese è stato una stalla, un locale per la trasformazione del latte, un fienile e una rimessa agricola. Oggi Rebecco, luogo quasi abbandonato, sta conoscendo una nuova rinascita grazie al Progetto Valli Resilienti, finanziato dal programma intersettoriale AttivAree della Fondazione Cariplo, che ne ha previsto un recupero architettonico e funzionale con un investimento di oltre 700 mila euro. Sul recupero del borgo, di cui si è parlato anche nell’ambito della Biennale di Architettura di Venezia, è nata appunto una collaborazione con la prestigiosa scuola internazionale milanese. Rebecco è infatti stato scelto come caso studio per il già citato master, e per approcciare il tema gli studenti hanno effettuato un primo sopralluogo in Valtrompia lo scorso novembre, per conoscere ed analizzare sia l’area e la sua architettura rurale, sia il territorio delle Valli Resilienti, in modo da poter definire e progettare una nuova visione di borgo rurale in grado di unire i temi del paesaggio e della funzionalità. Durante il soggiorno i venti ragazzi, provenienti da tutto il mondo, hanno visitato le ex miniere valtrumpline, passeggiato tra i boschi di Marmentino, visitato un’azienda agricola produttrice di Nostrano Valtrompia Dop e degustato le prelibatezze locali. «Candidando questa piccola realtà rurale al master di Urban & landscape design abbiamo voluto praticare un duplice esperimento - spiega il dirigente dell’Area Tecnica della Comunità montana della Valtrompia Fabrizio Veronesi -: quello di esporre il nostro territorio allo sguardo analitico e progettuale di una pluralità di giovani architetti provenienti da ogni parte del mondo, con la speranza e la curiosità di ottenerne letture poliedriche ma anche inedite, e quello di poter proporre subito dopo queste visioni ai soggetti che operano su questo territorio, per osservare se qualche spunto di questo lavoro possa attecchire nel processo di trasformazione che il borgo vivrà nel futuro». La presentazione degli elaborati finali (resteranno esposti per 15 giorni) degli studenti della Domus Academy è in programma mercoledì nel forno fusorio di Tavernole dalle 10 alle 15. Sono previsti gli interventi dell’assessore all’Agricoltura della Comunità montana, Gerardo Ferri; di Noemi Canevarolo della Fondazione Cariplo e di Fabrizio Veronesi, che si occupato del progetto fin dall’inizio. •

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