Riaffiora un corpo
senza vita: giallo alla
centrale di Prevalle

di Alessandro Gatta
Le forze dell’ordine alla centrale dopo il macabro ritrovamento
Le forze dell’ordine alla centrale dopo il macabro ritrovamento
Le forze dell’ordine alla centrale dopo il macabro ritrovamento
Le forze dell’ordine alla centrale dopo il macabro ritrovamento

Una morte ancora avvolta nel mistero. Non è stata ancora identificato il cadavere riaffiorato ieri in una vasca dei rifiuti smerigliati della centrale idroelettrica di Prevalle. Il corpo - che non presentava apparentemente segni di violenza - è di una giovane ragazza, probabilmente di etnia asiatica. Il decesso sarebbe stato provocato da annegamento. Il cadavere trasportato dalla corrente, dal canale che scorre parallelo al fiume Chiese, è finito imprigionato nelle grate della vasca. Il cadavere è stato scoperto attorno a mezzogiorno da un dipendente della centrale, addetto alla pulizia delle caditoie dell’impianto in via Maressi. Sul posto sono confluiti in pochi minuti i carabinieri di Nuvolento, i Vigili del fuoco e gli agenti della Polizia locale di Prevalle e del servizio intercomunale di Calvagese e Muscoline. Sotto il caldo sole di un pomeriggio a tratti infernale - con temperature ben oltre i 30 gradi - le forze dell’ordine hanno cercato di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Sono due le ipotesi al momento al vaglio degli investigatori: la ragazza potrebbe essere vittima di un incidente, scivolata nel canale mentre stava camminando nelle campagne, oppure potrebbe essersi gettata di proposito nella roggia, insomma un gesto estremo. Considerata la corrente del canale, è probabile che la giovane sia caduta in acqua nel tratto compreso tra Cà Nova di Muscoline, dove si trova un’altra centrale idroelettrica, e appunto l’impianto di Prevalle. A METÀ POMERIGGIO è entrato in azione anche la Sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri di Brescia per raccogliere elementi utili alla ricostruzione di quanto accaduto. Le attività sono state inizialmente coordinate dal maresciallo Nicolais Napolitano, comandante della stazione carabinieri di Nuvolento, e in seguito direttamente dal capitano Lorenzo Provenzano, comandante della Compagnia di Brescia che ha competenza territoriale su Nuvolento, e dunque su Prevalle. Per motivi di sicurezza (e di riservatezza delle indagini) la stretta strada che porta alla centrale idroelettrica è poi stata chiusa al traffico per qualche ora, presidiata da pattuglie dei carabinieri e della Polizia locale. Al vaglio le denunce di scomparsa presentate su tutto il territorio nazionale: nessuna però corrisponde alle descrizione del cadavere. Una circostanza che aggiunge mistero a mistero. •

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