Ripartenza, un’alleanza per non perdere il treno

di Fabio Zizzo
Amministratori  e industriali presenti ieri alla firma del protocollo per il rilancio industriale della ValtrompiaL’industria della valle ha bisogno di tecnici e infrastrutture
Amministratori e industriali presenti ieri alla firma del protocollo per il rilancio industriale della ValtrompiaL’industria della valle ha bisogno di tecnici e infrastrutture
Amministratori  e industriali presenti ieri alla firma del protocollo per il rilancio industriale della ValtrompiaL’industria della valle ha bisogno di tecnici e infrastrutture
Amministratori e industriali presenti ieri alla firma del protocollo per il rilancio industriale della ValtrompiaL’industria della valle ha bisogno di tecnici e infrastrutture

I miliardi europei che il Governo distribuirà attraverso il Pnrr nei prossimi anni sono un’occasione unica per rilanciare anche il territorio e l’industria della Valtrompia. Lo prevede il protocollo d’intesa che coinvolge anche i 18 Comuni del territorio è che è stato firmato ieri nella sede della «Rbm», a Nave, dal presidente (valtrumplino) di Confindustria Brescia Franco Gussalli Beretta, con i delegati del comitato di zona Luciano Cropelli e Clemente Bugatti, e da quello della Comunità montana Massimo Ottelli. Il punto di partenza? Il rilancio e la possibilità per le imprese di restare competitive nel settore manifatturiero (che qui conta 17.620 addetti sui 34 mila totali per un fatturato annuo generale di quasi 5 miliardi secondo il Centro studi di Confindustria) passano da una partnership tra pubblico e privato che preveda pianificazione e rigenerazione urbana, infrastrutture, trasporti, e formazione. «Chiediamo che le amministrazioni locali ascoltino le imprese e non solo la politica prima di progettare sul territorio - ha esordito Cropelli - pur rispettando le autonomie. In questo senso, per i Comuni più piccoli che stanno disegnando i loro Pgt un aiuto tecnico può arrivare anche dalla Regione». Poi, sul Piano nazionale di ripresa e resilienza al quale anche la valle vuole attingere, il presidente degli industriali bresciani Beretta è andato dritto al punto. «Questo protocollo è uno strumento concreto da adottare anche nel resto della provincia - ha detto - ma bisogna mettere in pratica il rapporto tra pubblico e privato, farsi venire delle idee perché il rischio è che i fondi vadano solo alle grandi città, e lo è anche Brescia. La Valtrompia non deve spegnersi a livello industriale. Bisogna facilitare gli insediamenti produttivi ma il nostro primo asset è il capitale umano, nessuno al mondo ha le nostre competenze». La parte pubblica? «Siamo disponibili per le attività di informazione sul territorio» ha assicurato Ottelli in rappresentanza di alcuni sindaci presenti ieri come Josehf Facchini (Lumezzane), Pierangelo Lancellotti (Gardone), Mirella Zanini (Collio), Cesare Sambrici (Caino) e Bruno Bettinsoli (Lodrino). «Il raccordo autostradale in costruzione, il depuratore e i 28 milioni dal Pnrr per completare l’acquedotto da Bovegno a Sarezzo sono l’esempio che quando c’è il sistema si fa risultato - ha aggiunto il presidente comunitario -. Bene che si parli anche di prolungare la metropolitana fino a Sarezzo, la valle deve restare il polo produttivo più importante della provincia». Ma serve anche formazione. L’anno scorso i profili più richiesti sono stati disegnatori industriali, artigiani e operai specializzati, modellatori e tracciatori meccanici delle macchine utensili e autotrasportatori. E la volontà è far conoscere ai giovani le imprese con percorsi di alternanza scuola lavoro e borse di studio.•.

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