San Bernardo,
il parco si merita
rispetto

di Marco Benasseni
La spazzatura abbandonata dai soliti idioti nel parco San Bernardo
La spazzatura abbandonata dai soliti idioti nel parco San Bernardo
La spazzatura abbandonata dai soliti idioti nel parco San Bernardo
La spazzatura abbandonata dai soliti idioti nel parco San Bernardo

A Lumezzane l’abitudine di spostarsi solo di pochi chilometri dalla casa e dalle fabbriche per staccare la spina è ampiamente consolidata. Le seconde case nel bosco sono tantissime, ma c’è anche un servizio pubblico che risponde all’esigenza. È rappresentato anche dal colle di San Bernardo, che resta una delle mete preferite per il tempo libero dei valgobbini. In molti, anche grazie alle lunghe giornate di sole regalate da questa estate, hanno potuto apprezzare gli sforzi messi in campo dall’associazione «Amici di San Bernardo», che da anni ha l’obiettivo di valorizzare il contesto paesaggistico e ambientale dell’intera area coltivando la passione e la cultura per la montagna. Tra gli ultimi interventi dell’associazione particolarmente apprezzati dai cittadini che hanno sfruttato il parco per scappare dal caldo estivo c’è la strada di circa 500 metri che dal parcheggio arriva fino all’eremo: un percorso che rende possibile l’accesso anche alle persone con disabilità. Nei mesi scorsi l’intervento aveva sollevato qualche polemica da parte degli ambientalisti più convinti, ma i volontari avevano risposto spiegando che non si tratta di cemento: l’opera è stata realizzata con collante ecocompatibile che ha la funzione di legare le particelle del fondo per evitare che con l’acqua piovana il terreno venga mosso e finisca nelle pozze.


CON QUESTO intervento i «custodi» del parco evitano di intervenire per stabilizzare la strada e pulire gli stagni dopo ogni forte temporale. L’intervento col collante era stato suggerito dalla Comunità montana, che aveva staccato pure un contributo economico a fronte di un costo complessivo di 35 mila euro coperto dall’associazione e dal Comune (e autorizzato dalla Provincia). Negli ultimi tre anni l’associazione si è poi occupata di altri interventi straordinari: la manutenzione della pozza abbeveratoio vicina all’eremo, la demolizione dei vecchi fuochi e la costruzione di 5 nuovi barbecue per permettere agli amanti della montagna di trascorrere piacevoli giornate all’ombra delle grandi piante cucinando in sicurezza. C’è stata poi la canalizzazione interrata di una condotta elettrica per avere un punto di approvvigionamento nel prato da utilizzare in occasione di feste. Il tutto è stato realizzato grazie alla collaborazione dei volontari, al sostegno di privati, della Comunità e del Comune.


NEL 2018 infatti gli «Amici» hanno ricevuto dalle casse comunali 10.800 euro, mentre dalla Comunità sono arrivati i 15 mila utilizzati per la strada. L’intenzione del sodalizio è quella di coinvolgere altre realtà nell’utilizzo del parco, che «è di tutta Lumezzane e non solo di Pieve». L’importante però è che tutti se ne prendano cura, almeno raccogliendo la spazzatura. Purtroppo non sempre accade. Durante l’estate sono stati ritrovati sacchi dell’immondizia, piatti, tovaglioli e bicchieri abbandonati nelle zone di sosta. Sul colle c’è sempre tanto da fare, per questo l’associazione ha bisogno di sostenitori. I prossimi interventi riguardano la cartellonistica e la manutenzione straordinaria delle altre due pozze.

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