San Colombano rilancia la zootecnia da premio

Un’immagine di repertorio della rassegna zootecnica di San Colombano di Collio
Un’immagine di repertorio della rassegna zootecnica di San Colombano di Collio
Un’immagine di repertorio della rassegna zootecnica di San Colombano di Collio
Un’immagine di repertorio della rassegna zootecnica di San Colombano di Collio

Questo è il territorio (una parte) in cui vengono prodotte eccellenze casearie sulle quali spicca il Nostrano Valtrompia Dop, e dopo due anni si ripresenta l’occasione per vedere quali forze ci sono in campo. Succederà oggi, dopo la lunga sospensione legata all’emergenza sanitaria, col ritorno sulla scena della rassegna della «Bruna valtrumplina» a San Colombano di Collio. Inutile dire che sarà l’occasione per guardare al futuro e che si tratterà di un evento carico di emozioni e di aspettative per organizzatori e allevatori. In vetrina solo bovini di razza bruna alpina che possono vantare un certificato di stalla, ovvero di permanenza sul territorio, di almeno sei mesi. L’appuntamento per questa nona edizione è come sempre nella località Piani di Naanì, negli spazi messi a disposizione dalla famiglia Rambaldini (quella dell’omonimo albergo ristorante) e dai Nicolini del pattinaggio. L’iniziativa si rinnova con il patrocinio della Regione e della Comunità montana della Valtrompia, oltre che con la collaborazione dell’Aral (l’Associazione regionale allevatori della Lombardia) e del Consorzio del Nostrano Valtrompia Dop. A valutare i migliori esemplari della rassegna ci sarà anche quest’anno un giudice dell’Anarb, l’Associazione nazionale allevatori razza bruna. Come nell’edizione del 2019 coordinano la rassegna Fausto Piotti, Alberto Lazzari, Silvio Zanini e Silvana Zanardini, instancabile promotrice di tutte le iniziative della zona. Ricordiamo che questa fiera montana è nata per celebrare non solo la tipica varietà alpina di bovini da latte, ma anche il lavoro svolto con coraggio e passione dagli allevatori che producono la materia prima poi trasformata in un formaggio stagionato che è tra i pochi a livello regionale ad aver ottenuto la Denominazione d’origine protetta. Gli operatori iscritti all’evento di oggi, che rappresentano quasi tutti i paesi dell’alta valle da Marcheno in su, sono 12 per i bovini e 4 per i caprini. A tutti gli iscritti sarà riservato un premio di partecipazione. Il programma? La rassegna inizia alle 8,30 con l’esposizione dei capi; dalle 14,30 entrerà in scena la fisarmonica di Giuliano Bianchi. Alle 16 la conclusione della giornata e l’assegnazione dei riconoscimenti.•. B.Bert

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