San Giovanni generosa Il «Natale di solidarietà» fa il pieno anche col virus

di N.BON.
La chiesa di San Giovanni
La chiesa di San Giovanni
La chiesa di San Giovanni
La chiesa di San Giovanni

«Anche in un momento di forte crisi non ci si è dimenticati di chi sicuramente sta peggio di noi e ha bisogno di tutto». È con queste parole cariche di soddisfazione che don Saverio Mori ha commentato l’esempio di generosità della parrocchia di San Giovanni di Polaveno. Una piccola realtà dal cuore grande che da oltre 25 anni organizza il «Natale di solidarietà». OVVIAMENTE segnata dalle restrizioni del periodo, l’edizione andata in archivio ha dovuto rivisitare il programma d’iniziative a scopo benefico, affidandosi esclusivamente al passaparola per la vendita dei prodotti di solito proposti in occasione della bancarella dell’Immacolata. Ma l’impegno di un gruppo di infaticabili volontari ha permesso di raggiungere risultati molto significativi con un ricavato complessivo di 6.450 euro da destinare alla realtà delle missioni su scale internazionale e locale. La somma di 2.500 euro sosterrà l’attività dell’ospedale di Mivo, nel Burundi, così da permettere anche ai più poveri di accedere alle cure ospedaliere e ai medicinali. La stessa cifra andrà a coprire i bisogni della parrocchia sangiovannese. I restanti 1.450 euro avranno come destinataria Sonia Bonsi, che con l’Operazione Mato Grosso ha aperto a San Luis, sulle Ande peruviane, una scuola professionale dedicata alle bambine meno fortunate, alle quali viene data un’istruzione e la possibilità di imparare l’arte della sartoria.

Suggerimenti