Settimana montiniana I giorni della memoria

La sede della Collezione Paolo VI di Concesio che prosegue nella campagna di prestiti
La sede della Collezione Paolo VI di Concesio che prosegue nella campagna di prestiti
La sede della Collezione Paolo VI di Concesio che prosegue nella campagna di prestiti
La sede della Collezione Paolo VI di Concesio che prosegue nella campagna di prestiti

Sono in cartellone in questi giorni e a partire da oggi gli ultimi tre appuntamenti della XXIII edizione della «Settimana montiniana» di Concesio. Oggi, 125esimo anniversario della nascita di papa Paolo VI, alle 17 inizierà un momento di preghiera nella casa natale del pontefice santificato. Che alle 20 sarà seguito dalla messa presieduta dal cardinale Marcello Semeraro nella basilica minore della Pieve. Giovedì alle 20,30, sempre nella basilica arriverà Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede che parlerà di Paolo VI e del suo successore, Giovanni Paolo I. Venerdì, anniversario del battesimo di papa Montini, ci saranno la veglia di preghiera e la processione dalla casa natale alla basilica per tutte le famiglie. Sono stati invitati tutti i genitori che hanno fatto battezzare i figli nel corso dell’anno. Intanto prosegue la campagna di prestiti che trasloca temporaneamente all’esterno della Collezione Paolo VI alcune opere di arte sacra per presentarle a un pubblico più ampio. Dopo l’esposizione della Trasfigurazione di Jean Bertholle, opera custodita appunto a Concesio, nel Museo etnografico «Giancola» di Collio nel mese di agosto, l’iniziativa Immagini del sacro, che mette in dialogo le opere del museo della bassa Valtrompia con il patrimonio e le stesse sedi fisiche delle realtà museali valtrumpline, prosegue, è proseguita col trasferimento temporaneo dell’opera Orme del Tempo dell’artista camuna (scomparsa) Franca Ghitti nel Museo Orma di Pezzaze, dove resterà fino al 24 ottobre. «L’idea di Immagini del sacro - spiega Paolo Sacchini, direttore della Collezione Paolo VI - è mettere in dialogo le nostre opere con alcune rilevanti realtà museali valtrumpline, all’interno della più ampia iniziativa di valorizzazione del territorio presentata nel bando Piani integrati della cultura promosso dalla Regione. Per noi, inoltre, è anche l’occasione per consentire la visione di opere normalmente non presenti nel percorso permanente della collezione». Franca Ghitti formatasi tra Milano, Parigi e Salisburgo, a partire dagli anni Cinquanta si è progressivamente affermata come una delle voci più riconosciute a livello internazionale del panorama artistico bresciano. Vicina in una prima fase alle tensioni dell’informale, ha poi ripreso la tradizione culturale, artistica, antropologica e anche tecnica della sua Valcamonica per realizzare opere di grande modernità.•. M.Ben.

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