Stile, lavoro ed eleganza Lumezzane dice addio al suo «sarto» preferito

di F.Z.
Gino Cerdelli aveva 94 anni
Gino Cerdelli aveva 94 anni
Gino Cerdelli aveva 94 anni
Gino Cerdelli aveva 94 anni

Sintetizzando al massimo potremmo dire che Lumezzane ha perso il suo sarto, creatore di una catena di negozi che partendo dalla piazza Portegaia si è allungata fino a contare cinque negozi aperti tra il centro di Brescia, Sarezzo e Sarnico. Da tempo ormai Gino Cerdelli, 94 anni, non si faceva vedere più in giro, costretto dall’età avanzata e dalla salute a restare in disparte e a ricevere l’assistenza della casa di riposo Le Rondini. In queste settimane drammatiche Lumezzane sta perdendo tanti imprenditori (tra loro anche Damiano Bugatti), e l’altro giorno la lista si è allungata con Cerdelli a 94 anni. L’abbigliamento di qualità, ora appunto distribuito in una rete di negozi, era il suo pane quotidiano e in paese era molto conosciuto per la sua attività e per il modo di stare a contatto con la gente. Eleganza, cordialità e disponibilità erano i suoi punti di forza, ribaditi anche dai numerosi attestati di cordoglio arrivati alla famiglia. La sua lunga storia professionale era iniziata nel secondo dopoguerra, in vista del boom economico, con l’apertura di un laboratorio di sartoria dove lavorare i tessuti in piazza Portegaia, a Sant’Apollonio, poi diventato uno dei suoi negozi. Da quel momento, puntando su abiti eleganti e in seguito anche su assortimenti più casual e per giovani ha vestito generazioni di valgobbini e non solo. CON IL TRASCORRERE del tempo e gli ampliamenti, attraverso i figli Sandro e Stefano quel cognome è diventato un riconosciuto marchio di fabbrica, contrassegnando altri negozi retail: due a Sarnico, in provincia di Bergamo, l’open space in via Mazzini, nel cuore di Brescia, e a Sarezzo, diventati il punto di riferimento dello shopping per tanti clienti. Fino a qualche anno fa, prima che lasciasse la scena ai figli, Gino Cerdelli con la moglie Piera era solito parcheggiare l’auto sempre nello stesso posto in piazza Portegaia, da dove tutto è partito, facendo il tour tra l’edicola per il giornale e il vicino bar per un caffè, per poi controllare che nel suo negozio fosse tutto a posto. Oggi dopo le 16 ci sarà l’ultimo saluto in forma ridotta nel cimitero unico.

Suggerimenti