Un giro del mondo sulle punte per Giorgia

di Marco Benasseni
Giorgia Farimbella durante una esibizioneGiorgia insieme all’insegnante Roberta Poli e ad altre allieve
Giorgia Farimbella durante una esibizioneGiorgia insieme all’insegnante Roberta Poli e ad altre allieve
Giorgia Farimbella durante una esibizioneGiorgia insieme all’insegnante Roberta Poli e ad altre allieve
Giorgia Farimbella durante una esibizioneGiorgia insieme all’insegnante Roberta Poli e ad altre allieve

Ballare, ballare e ancora ballare. Si riassume in una parola il sogno di Giorgia Farimbella, una 19enne cresciuta nella scuola di danza di Villa Carcina dell’insegnante Roberta Poli che da un anno frequenta l’Accademia del Teatro dell’Opera di Vienna, e che ora ha ottenuto una proposta di lavoro in una vera compagnia di danza. Si diplomerà a giugno e il direttore le ha concesso l’autorizzazione a lasciare Vienna in anticipo per poter partecipare subito all’allestimento del balletto «Don Quijote» con la compagnia iberica Ballet de Catalunya. «NON CI POSSO ancora credere ma qualcosa di vero è successo - racconta la danzatrice -. Con la costanza sono riuscita ad aggiungere un tassello al puzzle del mio più grande sogno: avere un contratto in una compagnia di danza». La scorsa settimana Giorgia ha sostenuto appunto il provino per il corpo di ballo catalano, e il direttore le ha offerto un contratto da trainee per poi inserirla definitivamente nel gruppo. «Dopo il colloquio mi è sembrato di vivere in una favola - continua Giorgia - perché dopo tanti sacrifici sto riuscendo a fare nella mia vita ciò che più mi piace: ballare. Voglio ringraziare tutto lo staff della scuola Aria d’arte di Villa Carcina che mi ha cresciuta, ma il grazie più grande lo devo alla mia insegnante Roberta Botti che ha sempre creduto in me». LEI HA INIZIATO a danzare all’età di 4 anni e mezzo seguita appunto dalla maestra Botti, che ai tempi insegnava a Cazzago San Martino, il paese di residenza della giovanissima allieva. La sintonia nata alla sbarra tra le due era talmente forte che Giorgia ha deciso di seguire la sua maestra fino in Valtrompia, quando appunto ha aperto qui la scuola Aria d’arte. «Ho conosciuto Giorgia da bambina, ricordo ancora quando si mise a correre la prima volta, ora è poco più che maggiorenne - ricorda la docente -. Abbiamo lavorato sodo e fatto esperienze in Italia e all’estero. Da quando ha espresso il desiderio di diventare ballerina, ho cercato di accompagnarla nel migliore dei modi in questo difficile percorso. Non si è mai abbattuta, nemmeno davanti ai primi no, quando per esempio a 14 anni non è riuscita a entrare per un soffio nell’Accademia di Zurigo. DI SEGUITO la giovanissima danzatrice bresciana è stata ammessa alla scuola di ballo del Teatro dell’Opera di Vienna a 18 anni, per l’anno del diploma. Un traguardo davvero notevole per una piccola scuola di provincia che non fa alcun tipo di selezione, e che è riuscita a prepararla per affrontare le prove di ingresso in una struttura professionale e di alto livello. Del resto l’associazione Aria d’arte compare nella lista ufficiale dalla Royal Academy of dance, riconosciuta come scuola di danza e sede per gli esami «vocationals». Ora a Giorgia resta da fare il passo più grande: diventare professionista nell’arte che ha scelto di praticare. •

Suggerimenti