Una «cena in rosso» per i 60 anni dell’Avis

di Marco Benasseni
I vertici della sezione Avis di Lumezzane al lavoro per celebrare i 60 anni
I vertici della sezione Avis di Lumezzane al lavoro per celebrare i 60 anni
I vertici della sezione Avis di Lumezzane al lavoro per celebrare i 60 anni
I vertici della sezione Avis di Lumezzane al lavoro per celebrare i 60 anni

Sessant’anni di generosità. Bastano queste due parole per riassumere i contenuti dell’epopea dell’Avis di Lumezzane, che prepara giustamente una grande festa dedicata all’importante anniversario. Due le date previste dal programma: giovedì 16 luglio in piazza Diaz a Piatucco, per una serata all’insegna della musica e dei giovani, e domenica 18 ottobre per l’incontro più istituzionale con la consegna delle benemerenze e il pranzo sociale. «L’idea è quella di copiare la cena in bianco che tanto piace ai bresciani - spiega la vicepresidente Tatiana Mori -. Ovviamente per noi ci sarà una variante nel colore: ogni partecipante dovrà indossare almeno un indumento rosso». Lo stesso giorno saranno inaugurate tre panchine a nome dell’Avis, e anche in questo caso tutto ruoterà attorno ai colori che caratterizzano i donatori di sangue: ce ne sarà una gialla per richiamare la campagna per la raccolta di plasma in atto da tempo, una rossa e una blu per richiamare il simbolo dell’associazione. Sullo schienale delle panchine sarà poi disegnato a contrasto il marchio avisino. LA SEZIONE lumezzanese è stata fondata il 19 ottobre di 60 anni fa dal dottor Giancarlo Lantieri, non c’era quindi giorno migliore per ricordare decenni di storia a servizio della comunità. Domenica 18 ottobre è previsto il ritrovo nel teatro Odeon con il saluto delle autorità, la consegna delle benemerenze ai donatori, il corteo con la banda fino alla chiesa di San Sebastiano e il pranzo nell’oratorio. Qualche numero? Nel 2019 si è registrato un leggero aumento dei donatori effettivi che sono arrivati a 404, rispetto ai 401 dell’anno prima. Le donazioni hanno però avuto una flessione: 462 contro le 478 del 2018. Su 404 iscritti hanno donato in 227, 77 femmine e 150 maschi. E 177 sono stati esclusi dal prelievo: 93 per motivi di salute e 84 per altre ragioni. «GRAZIE al vicepresidente Roberto Stefana e al consigliere Armando Zubani continuiamo la collaborazione con le scuole superiori del Villaggio Gnutti e con l’Agenzia formativa don Angelo Tedoldi - racconta il presidente Ambrogio (detto Gino) Urietti -. Siamo entrati anche nella scuola media Dante Alighieri della Pieve grazie alla sensibilità della docente Francesca Ricci, e siamo sempre supportati da operatori qualificati inviati dalla sede provinciale di Brescia attraverso il progetto Avis Scuola. I risultati non sono tardati ad arrivare: abbiamo avuto 51 aspiranti donatori». •

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