Una super centrale a gas nell’area ex «Stefana» Legambiente non ci sta

di M.GIAN.
Uno scorcio della ex Stefana di Nave teatro del progetto contestato
Uno scorcio della ex Stefana di Nave teatro del progetto contestato
Uno scorcio della ex Stefana di Nave teatro del progetto contestato
Uno scorcio della ex Stefana di Nave teatro del progetto contestato

«Lo hanno tenuto quasi nascosto, dato che è stato depositato e pubblicato sul sito del ministero dell’Ambiente solo lo scorso 10 dicembre, guarda caso poco prima della pausa natalizia. Adesso quel progetto potrebbe trasformarsi in realtà con gravi conseguenze sulla già cattiva qualità dell’aria». Non usano mezze misure gli attivisti del circolo di Legambiente cittadino di via Fenarolo parlando della centrale termoelettrica che potrebbe nascere in una parte della ex Stefana di Nave. «Non c’è stata alcuna comunicazione, ed è gravissimo che a soli 9 chilometri dalla Loggia nessuno, a Nave e in città, sappia di una centrale a metano di queste dimensioni, con una potenza termica ed elettrica superiori a quelle del termovalorizzatore di Brescia. Non è un giochino da sottovalutare» commenta Danilo Scaramella. L’impianto dovrebbe appunto nascere nell’area della ex acciaieria acquisita nel 2017 dalla multinazionale Duferco (che ha già interessi in altri progetti energetici bresciani): due generatori turbogas da 65 Mw termici l’uno e dai quali uscirebbero grandi quantità di fumi e anidride carbonica «con un effetto devastante sull’aria per l’elevata dispersione di ossidi di azoto, ammoniaca e monossido di carbonio», aggiunge Scaramella. L’OBIETTIVO ufficiale della Duferco è quello di sopperire a eventuali carenze di energia, ma «è poco credibile che facciano funzionare la centrale per 400/800 ore annue e solo per tamponare i cali di produzione. Non investirebbero 65 milioni di euro. Lo riteniamo uno specchietto per le allodole; messo in evidenza solo per ricevere l’approvazione». Alla luce di ciò, Legambiente invita a presentare osservazioni al progetto (c’è tempo solo fino al 7 febbraio) via Pec all’indirizzo DGSalvaguardia.Ambientale@PEC.minambiente.it. Lo snodo sarà la conferenza di servizi a cui saranno invitati a partecipare gli attori principali, comprese le amministrazioni interessate, ovvero Nave, Collebeato ma anche Brescia, «perchè i venti dirotterebbero i fumi sulla città pregiudicando, ancora di più la situazione ambientale.

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