Una vetrina tv per la Valtrompia che cambia

di Marco Benasseni
La «nuova» Rebecco farm  di Pezzaze è quasi prontaCon Linfa la qualità va ovunque
La «nuova» Rebecco farm di Pezzaze è quasi prontaCon Linfa la qualità va ovunque
La «nuova» Rebecco farm  di Pezzaze è quasi prontaCon Linfa la qualità va ovunque
La «nuova» Rebecco farm di Pezzaze è quasi prontaCon Linfa la qualità va ovunque

È stato il racconto di una Valtrompia diversa da un’immagine fin troppo consolidata quella proposta nei giorni scorsi dal format di Rai due «L’Italia che fa», il programma condotto da Veronica Maya. Se nell’immaginario collettivo questa è sempre stata terra di industria manifatturiera, una serie di importanti investimenti la stanno rilanciando nel settore agroalimentare e turistico. Ne ha parlato Matteo Turrini, a capo della prima rete agricola locale nata per valorizzare i prodotti e far conoscere il territorio. «Mi occupo della coltivazioni e della raccolta dei piccoli frutti - racconta Matteo, 25 anni -. Collaboriamo con la cooperativa e la app Linfa per far conoscere i nostri prodotti anche online e averli comodamente a casa». L’app ha preso forma all’interno del progetto Valli Resilienti, in cordata con le Comunità montane di Valtrompia e Valsabbia e i Consorzi territoriali Valli e Laghi, nell’ambito del programma AttivAree della Fondazione Cariplo. Grazie a internet i prodotti locali coltivati da Matteo (e da altri agricoltori) possono arrivare ovunque, ma ancora prima di superare i confini locali possono essere promossi dei negozi di vicinato, che offrono anche assistenza sui servizi offerti dall’app stessa. Nei punti vendita in rete è infatti disponibile una postazione che permette di accedere a Linfa senza utilizzare lo smartphone. Matteo è il principale protagonista, a Lavone di Pezzaze, della nascita della «Rebecco farm»: cascina e terreni il cui recupero è stato rallentati dalla pandemia, anche se ora la parte esterna degli edifici è stata praticamente ultimata. Il suo desiderio sarebbe quello di poter aprire anche il bed&breakfast per l’estate, per accogliere i turisti che in questo periodo stanno dimostrando un rinnovato interesse per la valle: «Vorremmo aprire verso metà agosto, ma non c’è ancora nulla di certo a causa dei ritardi causati dal covid» precisa. INTANTO il 25enne è il volto di un progetto che coinvolge altri farmer, agricoltori e produttori lattiero-caseari valtrumplini di cinque aziende che due anni e mezzo fa hanno iniziato un percorso aggregativo finalizzato alla creazione di una rete d’imprese per candidarsi proprio alla gestione della Rebecco farm, il rudere ormai rinato finanziato da AttivAree che punta a diventare un punto di riferimento per valorizzare la cultura rurale dell’alta valle. Un luogo ideale sia per i turisti, che troveranno i prodotti del territorio, accoglienza bikefriendly e molte esperienze da vivere nelle aziende agricole della rete, sia per i residenti, che qui potranno conoscere produttori e prodotti, partecipare a corsi e a eventi. •

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