Val de Put, appena nato il parco è già diventato ostaggio di vandali seriali

di F.Z.
Carta e bottiglie di plastica abbandonate nel parco
Carta e bottiglie di plastica abbandonate nel parco
Carta e bottiglie di plastica abbandonate nel parco
Carta e bottiglie di plastica abbandonate nel parco

I sentimenti sono di sconcerto e amarezza nel vedere le conseguenze di quanti si sono concessi un banchetto nel parco urbano più grande di Lumezzane, per poi abbandonare per terra cartoni e bottiglie, infischiandosene della buona educazione. Le immagini diffuse anche sui social network arrivano dall’area verde della Val de Put, a Sant’Apollonio di Lumezzane, aperta al pubblico solo un mese fa e che già è diventata la palestra di chi non ha interesse a mantenere pulita la cosa pubblica. Nonostante all’interno del parco siano presenti i cestini, non mancano bottiglie e sacchetti in mezzo all’erba, anche nascosti furbescamente sotto le panchine. Ma non solo, perché sono anche stati strappati i nastri bianco e rossi, con tanto di avvisi, che circondavano giochi e attrazioni che al momento restano preclusi a causa dell’emergenza sanitaria. Altri episodi di vandalismo hanno interessato una staccionata divelta e abbandonata in uno degli spazi del parco e una recinzione metallica danneggiata. LA VAL DE PUT, ad oggi ancora osteggiata da molti ma che intanto aspetta un chiosco, rischia di rimanere un’opera stregata, in balia di persone maleducate che non hanno alcuni rispetto per un bene che appartiene alla comunità Sono serviti quasi quarant’anni prima di arrivare all’attuale definizione e non sono mancati gli episodi vandalici anche durante la realizzazione. Ma quello che si vede in questi giorni non è di certo un bel biglietto da visita. In aggiunta al fatto che in questo periodo il paese si è in parte svuotato lasciando il parco ostaggio di quanti sgarrano frequentandolo la sera (è vietato dopo le 21) lontano dalla calura e con controlli ridotti. Si spera in una migliore regolamentazione nel momento in cui, come già previsto dal Comune, saranno installate anche l’illuminazione pubblica e le telecamere di videosorveglianza finanziate dalla Regione. L’unica sistema per cercare di dare un nome e un volto ai nuovi «barbari». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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