Valtrompia, vacanze a «chilometro zero»

di Marco Benasseni
Uno splendido scorcio della Val d’Inzino, sopra GardoneLa sbarra, spesso ignorata, all’ingresso della Val Bertone di Caino
Uno splendido scorcio della Val d’Inzino, sopra GardoneLa sbarra, spesso ignorata, all’ingresso della Val Bertone di Caino
Uno splendido scorcio della Val d’Inzino, sopra GardoneLa sbarra, spesso ignorata, all’ingresso della Val Bertone di Caino
Uno splendido scorcio della Val d’Inzino, sopra GardoneLa sbarra, spesso ignorata, all’ingresso della Val Bertone di Caino

C’è chi ama trascorrere i weekend in piscina, chi si muove verso i laghi oppure scappa al mare per il fine settimana. E poi c’è chi ama e frequenta, magari da anni, le cosiddette «spiagge dei poveri»; che in realtà di economico, almeno nei casi di cui parliamo, hanno solo la gratuità, perché i contesti ambientali in cui sono collocate sono davvero splendidi. Nel Bresciano non ci sono solo le diverze «Riccioglio» della Bassa: anche le zone collinari e pedemontane offrino lidi frequentatissimi. Tra Valtrompia e Valsabbia i più noti sono la Val di Inzino sopra Gardone e la Val Bertone di Caino, quest’ultima attraversata da quel torrente Garza che solo poco più a valle diventa impraticabile per l’inquinamento Entrambe le località sono prese d’assalto, ed entrambe si trovano a breve distanza dai centri abitati; quindi facilmente raggiungibili sia a piedi sia in auto. Non sono però particolarmente attrezzate per gestire ingenti flussi di persone. Nella Val Bertone, per esempio, i volontari che gestiscono l’area lamentano la scarsa correttezza da parte di chi non rispetta il divieto di transito causa parcheggio esaurito. Per oltrepassare la sbarra e arrivare in auto alla pineta di Caino è infatti necessario munirsi di un permesso acquistabile sul posto: d’ora in avanti lo si potrà però ottenere solo rivolgendosi al bar tabaccheria di via Nazionale. «QUANDO VIENE raggiunto il limite massimo di auto abbassiamo la sbarra che dalla provinciale consente di salire con le auto in pineta - raccontano i Gnari di Val Bertone -; eppure molte persone la rialzano. Non solo. Molti non si preoccupano nemmeno di acquistare il permesso». Eppure è a offerta libera, e serve ai Gnari per pagare la manutenzione della stessa valle. Visto che buonsenso ed educazione mancano si è deciso di passare alle maniere forti, e saranno intensificati i controlli delle guardie ecologiche e della polizia locale: chi sarà beccato senza biglietto rischierà una multa fino a 316 euro. Parcheggi e divieti non rispettati non sono però l’unico problema a Caino. I Gnari ricordano che arrivati a destinazione i cellulari non ricevono più. Una situazione potenzialmente pericolosa già ricordata più volte ma non ancora risolta. «SUPERATA la sbarra bisogna affrontare circa una mezz’ora di cammino per arrivare alla pineta - spiega Mauro Bragaglio -, e spesso i frequentatori si accorgono solo una volta arrivati che i telefoni non funzionano» L’amministrazione comunale di Ciano è a conoscenza di entrambi i problemi, ma vede come più impellente quello di portare nella valle l’elettricità per risolvere anche il disagio telefonico. Per chi vive invece in Valtrompia e non ama le piscine, la Valle di Inzino resta la metà ideale. Anche qui la quiete è venuta meno negli ultimi tempi, ma le splendide e abbordabili pozze di acqua fresca che scende dal monte Guglielmo circondate dal bosco sono sempre apprezzate. Qui lo spazio per i parcheggi è ridotto e spesso la domenica le auto occupano entrambi i lati di via Alessandro Volta, anche oltre il santuario Madonna del Castello. •

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