Volontari nel bosco dei veleni Sotto le foglie anche l’amianto

di Marco Benasseni
I sacchi dei rifiuti raccoltiI partecipanti alla giornata di pulizie del bosco attorno a Nave dove è riaffiorata una discarica abusiva
I sacchi dei rifiuti raccoltiI partecipanti alla giornata di pulizie del bosco attorno a Nave dove è riaffiorata una discarica abusiva
I sacchi dei rifiuti raccoltiI partecipanti alla giornata di pulizie del bosco attorno a Nave dove è riaffiorata una discarica abusiva
I sacchi dei rifiuti raccoltiI partecipanti alla giornata di pulizie del bosco attorno a Nave dove è riaffiorata una discarica abusiva

Basta muoversi sul territorio per spaventarsi: come non inorridire, infatti, davanti a oltre 250 sacchi di spazzatura raccolti sul colle di San Giuseppe a Nave? Si tratta del frutto del duro lavoro di 80 volontari riuniti sotto la regia del gruppo «Montagna che avanza» in occasione della seconda parte del progetto Mountain cleaning 2019, patrocinato dal Comune e dal Cai. Quella che doveva essere una delle tante giornate di sensibilizzazione ambientale si è rivelata a tratti persino pericolosa per i ritrovamenti fatti. Sepolti nel bosco sono stati recuperati centinai di scarti di plastica industriale probabilmente scaricati con qualche veicolo commerciale. Ma non solo: sepolte sotto terra sono state rinvenute numerose lastre di cemento-amianto abbandonate per non pagare i costi di smaltimento. La giornata si è svolta nel weekend di Puliamo il mondo, una mobilitazione promossa da Legambiente in tutta Italia che ha riunito un sacco di giovani e scuole. Ad aiutare i ragazzi di Montagna che avanza c’erano infatti i volontari di Legambiente, il Cai e la Protezione civile di Nave. «Incredibile quello che abbiamo trovato domenica - raccontano gli organizzatori -: sotto terra sono stati nascosti rifiuti industriali e amianto». Quest’ultimo naturalmente non è stato toccato ma semplicemente segnalato all’amministrazione locale per attivare l’iter di recupero e di smaltimento. Per anni qualcuno deve aver preso il colle di San Giuseppe per una discarica a cielo aperto: il materiale era parzialmente, ma gli occhi attenti dei volontari lo hanno individuato. I 250 sacchi di spazzatura sono stati trasportati in discarica grazie ai mezzi messi a disposizione dal Comune. Insomma, se qualcuno dubitasse dell’utilità di queste giornate, l’azione di domenica dovrebbe cancellare ogni incertezza. ABBANDONI criminali a parte non sono mancati i rifiuti più «tradizionali». «Abbiamo raccolto di tutto, da bottiglie in plastica e vetro a copertoni di automobili - aggiungono i membri di Montagna che avanza -. In tutto ciò c’è stata una piacevolissima sorpresa: la grande partecipazione». L’iniziativa dell’associazione, che si promuove tramite i social, ha raccolto l’interesse di tanti volontari e anche quello dello sponsor Gialdini. Se con Puliamo il mondo oltre 700 mila volontari hanno risanato gli angoli delle città, a Nave il progetto del gruppo nato qualche mese fa ha ottenuto un successo che lascia ben sperare per il futuro. Montagna che avanza è composto da giovani tra i 19 e i 22 anni appassionati di natura e sport e negli ultimi mesi hanno fatto parlare per i numerosi interventi nei parchi pubblici e sui sentieri della Valle del Garza. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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