Il «Bosco di Simone» fa un grande respiro

di Riccardo Caffi
I bambini della scuola materna di Orzivecchi piantano gli alberelli aiutati da nonni e volontariUno dei bambini di Orzivecchi  alle prese con la piantumazione
I bambini della scuola materna di Orzivecchi piantano gli alberelli aiutati da nonni e volontariUno dei bambini di Orzivecchi alle prese con la piantumazione
I bambini della scuola materna di Orzivecchi piantano gli alberelli aiutati da nonni e volontariUno dei bambini di Orzivecchi  alle prese con la piantumazione
I bambini della scuola materna di Orzivecchi piantano gli alberelli aiutati da nonni e volontariUno dei bambini di Orzivecchi alle prese con la piantumazione

Un tempo la chiamavano «Festa dell'Albero». Bambini e maestre seguivano lo stradino che col suo badile scavava una buca, vi sistemava una pianticella e ricopriva le radici di terra. I piccoli facevano a gara a correre al fosso, riempire d'acqua il secchiello e svuotarlo ai piedi dell'alberello. Nei giorni scorsi, a Orzivecchi, la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, l'associazione Amici della Disciplina, la Casa dei bambini «Don Angelo Piccinelli» hanno rinverdito la tradizione nell'ambito del progetto «Il Bosco di Simone alla Pieve. Alberi e fiori per le api». I grandi della scuola materna sono stati portati con lo scuolabus alla Pieve per un pomeriggio all'aria aperta e per mettere a dimora nuove pianticelle. L'iniziativa, condotta in collaborazione con la Fondazione Castello di Padernello, aggiunge un nuovo tassello al polmone verde del «Bosco di Simone», ambientalista convinto ed ex consigliere della Fondazione, scomparso nel 2019, all'età di 54 anni. Un anno fa gli Amici della Disciplina hanno avviato nell’area di circa 10mila mq che circonda l'antica Pieve l'operazione di rimboschimento e valorizzazione del verde per sviluppare un ambiente favorevole alle api. Ai bordi del campo, dove crescevano erba medica, borsa del pastore e altre erbe selvatiche, hanno seminato l'essenza mellifera della Facelia e sulla riva dei fossi di confine, già parzialmente popolata di platani, robinie, salici, sanbuchi, hanno piantato altri 40 virgulti di olmo, farnia, salice, platano. Infine hanno sistemato a sud del terreno due arnie di api domestiche. Nei giorni scorsi gli alunni della Casa dei Bambini sono stati coinvolti per sistemare un altro centinaio di giovani piante di platano, olmo, bagolaro, quercia, olivello, salice nostrano, gelso, biancospino, alberi da frutto vari e una ottantina di essenze floreali (lavanda, ortensie, nandine, rose). Presenti il sindaco Gianluigi Sturla, il presidente Fondazione Castello di Padernello Domenico Pedroni, tanti i nonni che hanno aiutato i nipotini a piantare gli alberi. Al termine merenda a base frutta offerta da Domenico Rossoni. La Fondazione di Padernello intende diffondere il Bosco di Simone in tutto il territorio delle Terre Basse Bresciane che comprende i comuni di Azzano Mella, Borgo San Giacomo, Brandico, Corzano, Dello, Longhena, Mairano, Orzivecchi, San Paolo e Villachiara.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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