Parte da Ghedi la missione di aiuto ai profughi in fuga

Uno dei furgoni di viveri partiti quest’estate dal magazzino di Ghedi
Uno dei furgoni di viveri partiti quest’estate dal magazzino di Ghedi
Uno dei furgoni di viveri partiti quest’estate dal magazzino di Ghedi
Uno dei furgoni di viveri partiti quest’estate dal magazzino di Ghedi

La solidarietà verso i profughi è ormai diventata strutturale nella Bassa dove è in arrivo un Tir proveniente dalla Bosnia che farà tappa a Ghedi dove si trova il magazzino per la raccolta di aiuti coordinata dalla Fondazione Fabio Moreni, guidata da Giancarlo Rovati. Stamattina il camion sarà caricato di vivere e indumenti destinati ai profughi in fuga sulla rotta balcanica. Con il referente in Bosnia del Centro Emmaus di Klokotnica due mesi fa è stata allestita una cucina a Velika Kladusa per assistere i migranti. «Con l’arrivo del freddo ed il continuo flusso dei profughi si profila una nuova emergenza e ci stiamo impegnando per affrontarla. - spiega Rovati -. Inoltre la nostra attenzione è costantemente rivolta ai campi profughi sparsi sul territorio della Bosnia che continuiamo a soccorrere con i convogli mensili». La Fondazione Fabio Moreni partecipa alle missioni coordinate da Regina della Pace di Pescate, ribattezzate Pellegrinaggi di carità. Ogni mese partono almeno due carovane di 14 furgoni che raggiungono case per anziani, mense dei poveri, ospedali, orfanotrofi, centri Caritas e campi profughi. In questo momento la richiesta prioritaria riguarda gli alimenti ed altre necessità specificate di volta in volta. Una rete solidale intessuta in memoria di Fabio Moreni, Sergio Lana e Guido Puletti, uccisi a Gornij Vakuf nel maggio del 1993 mentre prestavano aiuto alle popolazioni stremate dalla guerra etnica. A maggio di quest'anno un convoglio di 14 furgoni, dopo aver scaricato a Mostar e Sarajevo, si è recato sul luogo dell’eccidio per commemorare l'anniversario del loro sacrificio. Così faranno ogni anno.•. M.Mon.

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