«Quel fiume è inadatto E il ministro lo sa bene»

Il Chiese non è in grado di diluire le acque trattate dal depuratore. Lo ha affermato Massimiliano Fazzini, responsabile del team Rischio climatico della Società italiana di geologia ambientale. «Quando un fiume è in modo costante sotto il deflusso minimo vitale, anche per motivi socio-politici, visto che dall’Eridio non vengono fatte scorrere le acque verso il medio-basso bacino del Chiese, è chiaro che la sua portata è relativa, e neanche i temporali rimpinguano la portata. Ho invitato il ministro Gilberto Pichetto Fratin a visitare il Mincio e il Chiese, per un paragone. Mi ha risposto che conosce il tema, essendo lui di Biella, dove il Sesia, fiume a regime alpino che dovrebbe avere il massimo della portata tra giugno e luglio, quando si sciolgono le nevi sul monte Rosa, è ridotto a un rigagnolo». I fiumi «sono ormai diventati torrenti – aggiunge Fazzini -. Se butto dentro l'acqua del collettore, sia pure depurata, le parti di fosforo in pochissimo tempo porterebbero ad un ulteriore degrado dell'ecosistema, diventando un problema investibile. Se il Chiese, per assurdo, avesse una portata di 50 mc al secondo, si potrebbe anche ragionare, ma in realtà ha una portata dagli 8 ai 10 mc al secondo. Non ce la può fare a diluire i prodotti della depurazione. Certe opere sono necessarie, ma vanno realizzate nel rispetto dell'ambiente». C.Reb.

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