I servizi scolastici di Montichiari crescono, perché sta per aprire il cantiere che realizzerà il nuovo asilo nido nella località Chiarini, un progetto del Comune che sarà attuato in via Santa Scolastica accanto all'ex elementare. A opere finite saranno disponibili tre aule e un salone e una capacità di ospitalità di 40 bambini.
Struttura ad impatto zero
Nascerà da zero e sarà quasi a impatto zero dal punto di vista di consumi ed emissioni, come ricorda l'assessore ai Lavori pubblici Graziano Bonometti: «Abbiamo approvato il progetto definitivo e i lavori inizieranno entro il 30 novembre. La nuova costruzione in bioedilizia sarà realizzata rispettando i requisiti architettonici previsti dalla legge. Il salone sarà molto ampio e in futuro potrebbe accogliere un numero maggiore di piccoli». Un anno fa il progetto venne ammesso al finanziamento del bando Pnrr per la realizzazione di nuovi asilo nido e scuole dell'infanzia. E la gestione? «Verrà affidata in appalto a terzi - spiega l'assessora all'Istruzione Angela Franzoni -. Attualmente a Montichiari ci sono quattro nidi e due micro nidi, per un totale di 138 bambini. Nonostante il calo demografico, l'esigenza cresce: a inizio anno c'erano 50/60 domande in lista d'attesa; 30 solo per l'asilo Hakuna Matata. I genitori che lavorano tendono sempre più a mandare i propri figli al nido grazie anche alle agevolazioni statali, e per far fronte a questa richiesta alcune scuole dell'infanzia stanno valutando di trasformare i loro spazi in nido per offrire più posti al territorio». Il nuovo edificio costerà poco più di un milione mezzo, e due terzi dell'onere saranno finanziati dal Pnrr. Tra le ipotesi iniziali si era pensato di recuperare l'ex elementare vicina, poi la decisione di costruire una nuova struttura nel campo da calcio adiacente.
Il futuro della scuola
«Ancora non sappiamo come poter riutilizzare la vecchia scuola - precisa Bonometti -. Dobbiamo dialogare con la Sovrintendenza per capire se è una costruzione di interesse storico. Ci piacerebbe ricreare qui spazi per l'attività sportiva, ricollocando così quanto portato via per l'edificazione del nido».