«Un episodio isolato, mai avuto alcun problema di integrazione»

di Flavio Marcolini
Alcuni degli elementi refertati dalla Scientifica dei carabinieriA Calcinato controlli e raccolta di elementi utili all’indagine
Alcuni degli elementi refertati dalla Scientifica dei carabinieriA Calcinato controlli e raccolta di elementi utili all’indagine
Alcuni degli elementi refertati dalla Scientifica dei carabinieriA Calcinato controlli e raccolta di elementi utili all’indagine
Alcuni degli elementi refertati dalla Scientifica dei carabinieriA Calcinato controlli e raccolta di elementi utili all’indagine

È sotto choc la comunità di Calcinatello, dove ieri mattina si è diffusa la notizia della morte del giovane albanese Alfons Kola, accoltellato poco dopo le 18 di mercoledì sera dal connazionale Petrit Gega, che in un primo tempo era poi riuscito a scappare dirigendosi verso Calcinato. La tragedia si era consumata in una manciata di secondi in piazzetta Europa, fra la tabaccheria e un bar, davanti a numerosi cittadini sconvolti. Il 33enne Alfons Kola era crollato a terra sull’asfalto duramente colpito, mentre i presenti dopo il comprensibile iniziale momento di choc avevano allertato i soccorsi, che erano immediatamente giunti sul posto. Trasportato in eliambulanza in gravissime condizioni agli Spedali Civili di Brescia, nella notte Kola è spirato dopo essere stato sottoposto ad un disperato tentativo di salvargli la vita con un delicato intervento chirurgico. Conosciuto un po’ da tutti come Fonzie, Alfons Kola era spesso a Calcinatello dove era amico di diversi altri avventori del bar. Esuberante e risoluto, pare che la vittima svolgesse lavori saltuari nei dintorni. Ieri mattina nel frattempo piazzetta Europa è stata ripulita dalla vistosa chiazza di sangue sull’asfalto e successivamente riaperta al traffico veicolare, dopo che la chiusura per lunghe ore aveva creato disagi e code agli automobilisti nei momenti di punta, considerato che si tratta di un nodo nevralgico per la viabilità locale. Più uno spiazzo all’incrocio fra tre vie che una piazza vera e propria, il luogo dove tutto è accaduto è fra i maggiori punti di aggregazione della popolosa frazione, sede di due bar molto frequentati, di una tabaccheria e attualmente anche della farmacia comunale; e in tanti sono stati testimoni del fatto di sangue. Terminati i laboriosi rilievi sul luogo dell’assassinio, dove le forze dell’ordine avevano subito recuperato il coltello da cucina con il quale è stato ucciso i giovane albanese, al vaglio degli inquirenti ora ci sono le motivazioni che possono avere indotto a questo terribile omicidio, in pieno giorno, in centro al paese. A Calcinatello in queste ore naturalmente non si parla d’altro, anche se il clima è sereno e non si respira tensione nell’aria: «Mai successa una cosa del genere qui da noi - ripetono i passanti -. In paese vivono da tempo molti stranieri, ma sono ben integrati e non hanno mai avuto o creato problemi di ordine pubblico». Sulla vicenda interviene anche il sindaco Nicoletta Maestri la quale, precisando che «i due uomini coinvolti non erano residenti a Calcinato», sottolinea «il forte dispiacere dell’amministrazione comunale per una vicenda che ci colpisce molto, soprattutto perché parliamo del tragico decesso di un giovane ragazzo». «Anche le persone della frazione di Calcinatello sono rimaste molto impressionate –aggiunge il primo cittadino - proprio perché si tratta di un atto isolato su cui peraltro ci sono indagini in corso. Il monitoraggio della situazione e del territorio dal canto nostro prosegue con grande attenzione e determinazione. Anche se adesso c'è spazio soltanto per parole di tristezza e per il silenzio». •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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