l'evento

Acqua a rischio tra inquinamento sprechi e clima

di Manuel Venturi
La preziosa risorsa da tutelare con azioni strutturali e individuali al centro di un incontro con gli esperti trasmesso in streaming sul sito di Bresciaoggi
Giorgio Maione, assessore regionale all’Ambiente, col vicedirettore di Bresciaoggi  Bollis FOTO ONLYCREW/Filippo VeneziaEnrico Zani, che ha suonato brani a tema, con la giornalista Paola Buizza
Giorgio Maione, assessore regionale all’Ambiente, col vicedirettore di Bresciaoggi Bollis FOTO ONLYCREW/Filippo VeneziaEnrico Zani, che ha suonato brani a tema, con la giornalista Paola Buizza
Giorgio Maione, assessore regionale all’Ambiente, col vicedirettore di Bresciaoggi  Bollis FOTO ONLYCREW/Filippo VeneziaEnrico Zani, che ha suonato brani a tema, con la giornalista Paola Buizza
Giorgio Maione, assessore regionale all’Ambiente, col vicedirettore di Bresciaoggi Bollis FOTO ONLYCREW/Filippo VeneziaEnrico Zani, che ha suonato brani a tema, con la giornalista Paola Buizza

«Acqua azzurra, acqua chiara, con le mani posso finalmente bere». Un brano immortale di Lucio Battisti, che diventa drammaticamente attuale in un periodo storico caratterizzato da una carenza d'acqua preoccupante, che sta diventando un problema di natura mondiale, dove le acque dolci disponibili sono solo l'1% del totale dell'acqua presente sulla Terra e dove «bere con le mani», come cantava Battisti, potrebbe diventare sempre più difficile anche in contesti dove la mancanza d'acqua non era (quasi) mai stata sperimentata. Grandi migrazioni verso zone più fertili, desertificazione di molte aree del pianeta, ma anche livelli di fiumi e laghi ai minimi storici, ghiacciai che si restringono ogni anno di più, manti nevosi sempre più sottili e insufficienti per dare il necessario ristoro ai corsi d'acqua che scendono a valle. E tutto questo porta problemi anche all'economia di una provincia come quella bresciana: dagli impianti sciistici in montagna fino alle grandi coltivazioni delle pianure, passando per il turismo sulle sponde del lago di Garda e d'Iseo, tutti soffrono la «sete» di neve e pioggia. I macroscenari, ma anche le ricadute sul territorio dell'«emergenza acqua» sono stati i protagonisti di «Un tuffo nell’ acqua - Clima, crisi idrica, territorio: Brescia oltre la siccità», l'evento organizzato da Bresciaoggi in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, celebrata mercoledì.

Negli spazi di Camozzi Digital, in via Eritrea, si sono confrontati esperti del settore, rappresentanti di associazioni come Coldiretti, Acque Bresciane e Anbi, studiosi dell'Università di Brescia, gestori di impianti sportivi (l'ex campione mondiale di nuoto Giorgio Lamberti) fino al neo assessore regionale all'Ambiente e Clima, Giorgio Maione. Tutti nello stesso spazio per trattare un tema che necessita di un approccio multidisciplinare, per soluzioni che chiamano in causa la scienza e le istituzioni, ma anche i singoli cittadini. Tra un intervento e l'altro, è stato il musicista e showman Enrico Zani a lanciare messaggi di speranza, con «Imagine» di John Lennon, ma anche dedicati all'acqua, da Battisti a «Acqua e sale» di Mina e Celentano, fino ad una parodia di «Tutto il resto è noia» di Franco Califano, trasformata in «Tutto il resto è soia», per trattare il tema dell'agricoltura che deve prendere in considerazione colture differenti da quelle tradizionali.

L'evento, trasmesso in diretta dai canali social di Bresciaoggi e sulla homepage del quotidiano (l'intera trasmissione è già visibile su tutte le piattaforme), è stato presentato dai giornalisti Paola Buizza, Gian Paolo Laffranchi e Valentino Rofoldi e dal vicedirettore Alberto Bollis: dal palco è emerso l'impegno dei vari attori coinvolti nella gestione dell'acqua. Dallo sforzo di Acque Bresciane per sensibilizzare verso un minor consumo, ma anche per ridurre le perdite della rete distributiva, fino alle soluzioni che arrivano dall'agricoltura, che guarda agli invasi per proteggersi nei momenti di penuria di acqua e espande i propri orizzonti verso colture non autoctone, ma più adatte a climi poco piovosi. Il tutto, supportato dalle evidenze scientifiche presentate dagli Atenei come quello di Brescia, ma anche dal sostegno garantito dalle istituzioni: «Il mio assessorato partecipa alla cabina di regia regionale sul tema, che coinvolge gli altri assessorati agli Enti locali, all'Agricoltura, al Territorio e alle Infrastrutture – ha sottolineato Maione -. Abbiamo il dovere di affrontare l'emergenza nell'immediato, ma anche di porci il problema della visione e delle strategie future per affrontare il problema».

Secondo il neo assessore regionale, se «il Pnrr è un grande serbatoio da sfruttare, le crisi offrono grandi opportunità: dobbiamo creare nuove economie per attrarre capitali e investimenti, dando vita a professionalità inedite». Necessario, però, è «il sostegno del governo: fin da subito, offriamo la massima collaborazione al futuro Commissario straordinario alla siccità, portando contributi e idee. Dobbiamo fare squadra, iniziando a ragionare in prospettiva». •.

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