Anche l’Antonietti dovrà abbandonare «la mista»

di Alessandro Romele
Il preside Diego Parzani
Il preside Diego Parzani
Il preside Diego Parzani
Il preside Diego Parzani

Un lavoro incredibile, uno sforzo, anche economico importante: l'Istituto Antonietti di Iseo ha messo in campo nei mesi scorsi tutto il possibile per garantire il corretto svolgimento delle lezioni, siano esse in presenza o via internet. I ragazzi e i docenti – spiega la dirigenza - hanno dato esempio di concreta applicazione di educazione civica e senso di responsabilità. «Abbiamo messo in campo un impegno non comune – ha sottolineato il preside Diego Parzani – anche dal punto di vista dell'organizzazione e della sicurezza. Oltre agli acquisti dei termoscanner di ultima generazione e delle lavagne per potere permettere la didattica a distanza, abbiamo ampliato anche la capacità della rete internet per aumentare la velocità delle connessioni». «Proprio per questo fino ad ora – continua – abbiamo promosso una didattica mista, con il 60 percento (su 1500) degli studenti in istituto e il restante a casa a seguire le lezioni online. Le 15 classi prime invece sono sempre state presenti al completo». Sforzi vanificati dal recente decreto: il preside intende togliersi un sassolino dalla scarpa: «Per colpa di pochi pagano tutti – il commento – se alcune scelte fossero state condivise ed applicate dal resto della Lombardia non ci troveremmo a questo punto. Abbiamo lavorato tutta l'estate per anticipare il virus, non per inseguirlo. I professori e gli studenti sono davvero molto amareggiati per questa soluzione adottata dal governo centrale». «LA DIDATTICA a distanza ha funzionato molto bene – ha invece dichiarato il vicepreside e professore di Lettere Tiziano Gafforini – e si poteva continuare su questa strada. Le lavagne interattive hanno reso il nostro lavoro più facile. Ovvio che però il confronto vero c'è nelle classi, di fronte agli studenti, anche se è doveroso sottolineare che chi segue da casa partecipa come se fosse qui con noi». «La connessione è molto buona – ha concluso Alice Mergiotti, studentessa della Quinta B – e ci ha permesso di lavorare molto bene, condividendo file in modo veloce e pratico. Il nostro giudizio è davvero positivo». A breve, come in tutta Italia, anche l'Antonietti sarà costretta alla Dad totale: servirà però qualche giorno, per abituare i ragazzi all'utilizzo della strumentazione, per fornire i device alle famiglie, istruire i nuovi docenti, e capire – da parte del Consiglio d'Istituto - come valutare le performance casalinghe degli studenti. •

Suggerimenti