Un lavoro incredibile, uno sforzo, anche economico importante: l'Istituto Antonietti di Iseo ha messo in campo nei mesi scorsi tutto il possibile per garantire il corretto svolgimento delle lezioni, siano esse in presenza o via internet. I ragazzi e i docenti – spiega la dirigenza - hanno dato esempio di concreta applicazione di educazione civica e senso di responsabilità. «Abbiamo messo in campo un impegno non comune – ha sottolineato il preside Diego Parzani – anche dal punto di vista dell'organizzazione e della sicurezza. Oltre agli acquisti dei termoscanner di ultima generazione e delle lavagne per potere permettere la didattica a distanza, abbiamo ampliato anche la capacità della rete internet per aumentare la velocità delle connessioni». «Proprio per questo fino ad ora – continua – abbiamo promosso una didattica mista, con il 60 percento (su 1500) degli studenti in istituto e il restante a casa a seguire le lezioni online. Le 15 classi prime invece sono sempre state presenti al completo». Sforzi vanificati dal recente decreto: il preside intende togliersi un sassolino dalla scarpa: «Per colpa di pochi pagano tutti – il commento – se alcune scelte fossero state condivise ed applicate dal resto della Lombardia non ci troveremmo a questo punto. Abbiamo lavorato tutta l'estate per anticipare il virus, non per inseguirlo. I professori e gli studenti sono davvero molto amareggiati per questa soluzione adottata dal governo centrale». «LA DIDATTICA a distanza ha funzionato molto bene – ha invece dichiarato il vicepreside e professore di Lettere Tiziano Gafforini – e si poteva continuare su questa strada. Le lavagne interattive hanno reso il nostro lavoro più facile. Ovvio che però il confronto vero c'è nelle classi, di fronte agli studenti, anche se è doveroso sottolineare che chi segue da casa partecipa come se fosse qui con noi». «La connessione è molto buona – ha concluso Alice Mergiotti, studentessa della Quinta B – e ci ha permesso di lavorare molto bene, condividendo file in modo veloce e pratico. Il nostro giudizio è davvero positivo». A breve, come in tutta Italia, anche l'Antonietti sarà costretta alla Dad totale: servirà però qualche giorno, per abituare i ragazzi all'utilizzo della strumentazione, per fornire i device alle famiglie, istruire i nuovi docenti, e capire – da parte del Consiglio d'Istituto - come valutare le performance casalinghe degli studenti. •