SALUTE

Hiv, Brescia combatte il virus e rilancia con la campagna: ecco dove e quando fare il test

di Lisa Cesco
La provincia si conferma al terzo posto come numero di casi dopo Roma e Milano ma non molla sulle cure

La lotta contro l’infezione da Hiv ha portato a molte conquiste sul fronte delle terapie: se non si può ancora guarire, oggi si può efficacemente curare fino a rendere il virus non più rilevabile nei pazienti. Sul versante della sensibilizzazione, invece, molto resta ancora da fare, e la Giornata mondiale contro l’Aids, che cade giovedì 1 dicembre, vuole rimarcarlo con forza. Anche perché Brescia è una città che non si può permettere di abbassare la guardia: da molti anni la nostra provincia è al terzo posto in Italia – dopo metropoli come Milano e Roma - per numero di casi di Aids.

I dati di Ats Brescia

Sono 3802 i residenti nel Bresciano Hiv positivi (fra cui rientrano anche i casi di Aids): «Questa emergenza va riportata al centro dell’agenda, perché l’Hiv non è scomparso, e sconta ancora un sommerso di casi non diagnosticati che si aggira attorno al 10-12 per cento del conosciuto, oltre allo stigma che si accompagna alla malattia, non ancora completamente vinto», sottolinea il rettore dell’Università degli Studi di Brescia, Francesco Castelli, che come infettivologo e direttore della Clinica di Malattie Infettive degli Spedali Civili-UniBs è in prima linea su questo tema.

Test gratuiti in città: dove e quando

Da qui l’iniziativa promossa dal Comune con la Clinica di Malattie Infettive e Croce Bianca Brescia, insieme ad enti e realtà del territorio: giovedì in largo Formentone, dalle 14 alle 19 sarà possibile per i maggiorenni sottoporsi a test rapido Hiv a titolo anonimo e gratuito, e informarsi sui profili di rischio, le modalità di prevenzione e i servizi presenti sul territorio grazie alla disponibilità di operatori sanitari.

Sono i giorni della sensibilizzazione  sulla diffusione del virus Hiv: ancora numerosi i casi in provincia
Sono i giorni della sensibilizzazione sulla diffusione del virus Hiv: ancora numerosi i casi in provincia

Un evento che si lega all’impegno assunto dalla città di Brescia nel 2020, quando è entrata a far parte delle «Fast track cities», le 400 città di tutto il mondo impegnate in una strategia comune per combattere l’Hiv verso l’obiettivo «95-95-95», ovvero il 95 per cento delle persone Hiv positive consapevoli della loro condizione, il 95 per cento dei pazienti diagnosticati posti in terapia antiretrovirale adeguata e il 95 per cento di questi ultimi con virus non più rilevabile, e quindi non trasmissibile.

Il numero dei pazienti con Hiv

All’ospedale Civile, che è l’unica realtà sul territorio dedicata alla cura dell’Hiv e attrae pazienti anche dal nord Italia, sono 4 mila le persone prese in carico (molte vengono seguite a lungo perché, a differenza del passato, grazie ai farmaci antiretrovirali si riesce a sopravvivere e a condurre una vita per molti versi normale). La tendenza dei nuovi casi è proiettata verso una crescita lieve ma costante: negli ultimi 10 anni i pazienti seguiti sono aumentati del 10 per cento. «A Brescia due dei tre obiettivi delle “Fast track cities” sono stati centrati: il 99,3 per cento dei pazienti diagnosticati sono sotto terapia antiretrovirale adeguata, e quest’anno abbiamo raggiunto il 95 per cento dei pazienti in terapia che non hanno più il virus Hiv rilevabile – annuncia Castelli -. Ma questi risultati ci devono spingere a non fermarci».

Progetti per la sensibilizzazione 

Proprio per favorire l’emersione delle infezioni il Comune coltiva l’obiettivo di realizzare un «Check point» stabile per il contrasto all’Hiv, «un punto fisso in città - anticipa Donatella Albini, consigliera delegata del sindaco alla sanità -, da dedicare ai test diagnostici, alla profilassi e alla sensibilizzazione». 

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