I residenti e i commercianti della zona della stazione ferroviaria non mollano la presa. Dopo la petizione di 350 firme arrivata all’attenzione della Commissione Sicurezza del Comune, eccoli di nuovo all’attacco con una lettera/sollecito all’assessore Valter Muchetti. A monte di questa nuova presa di posizione, la constatazione è che la situazione non è mutata di una virgola, ma è addirittura peggiorata.
Lo stato attuale delle cose
Si fa riferimento ad un episodio in particolare, l’accoltellamento nel corso di un regolamento di conti in via Romanino, fotografando lo stato di un quartiere «nelle mani di gruppi di stranieri, in particolare magrebini e sub sahariani, che regolano i propri rapporti con scontri e risse, fanno uso di alcool e sostanze stupefacenti alla luce del sole, molestano i passanti con atteggiamenti provocatori di minaccia e violenza, schiamazzano e insultano, intralciano e sporcano marciapiedi e auto in sosta, ascoltano musica ad alto volume...».
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Una possibile soluzione
Per arginare tutto questo - dicono nella sostanza cittadini ed esercenti - non è che manchino le regole, manca la volontà di farle rispettare. Perciò all’assessore alla Sicurezza chiedono di applicare il regolamento di polizia urbana «che sanziona i comportamenti incivili su pubblica via, partendo dal consumo di droga e alcolici al di fuori dei pubblici esercizi, dai bivacchi e dalle molestie; di istituire una consulta per la sicurezza della zona della stazione ferroviaria, dell’autostazione e delle vie limitrofe, che coinvolga, oltre allo stesso assessore, i responsabili delle forze dell’ordine». Questo organismo sarà chiamato «ad analizzare le segnalazioni pervenute dai cittadini, commercianti e associazioni e a valutare le azioni di contrasto del degrado e dell’illegalità, anche rispetto a casi di affitti in nero, ricettività abusiva, violazione norme sanitarie». I mittenti indicano tra i luoghi dove si manifestano i comportamenti segnalati, la zona d’angolo tra via Romanino e via Gambara, per dire che il degrado non è circoscritto.
Il tema sanzioni
Inoltre nella lettera di sollecito viene sottolineato che se è vero che esiste un problema di sanzioni per certi comportamenti, che essendo di carattere pecuniario non sono efficaci, è anche vero «che esistono strumenti alternativi come il Daspo urbano previsto dall’articolo 9 del decreto legge 14/2017 per allontanare tutte quelle persone che con i loro comportamenti molesti, impediscono l’ordinaria fruizione e accessibilità della stazione e delle vie limitrofe, porta d’accesso alla città per migliaia di persone ogni giorno. E appunto ad una valutazione dell’utilizzo del Daspo urbano i mittenti richiamano la Loggia «a tutela della sicurezza e del decoro», confidando che «non vorrà indugiare oltre nell’affrontare in modo risoluto una situazione che è di degrado e di concreto pericolo».